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Vidimazione dei Registri Carico e Scarico rifiuti, altro obbligo di "gite" a Livorno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 febbraio 2008

La nuova normativa sulla tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti (Art 36 comma 24 bis del D.Lgs. 4/2008) penalizza in maniera pesante gli imprenditori elbani che, come viene messo in risalto in una interpellanza dei gruppi di minoranza in Provincia, dovranno recarsi nella sede della Camera di Commercio di Livorno per adempiere ad un'obbligo burocratico, per ben due volte (la prima per la consegna dei registri e la seconda per il successivo ritiro dei medesimi), con un maggiore dispendio di risorse economiche e giornate di lavoro. Ecco il testo integrale dell'interpellanza PREMESSO - che l’articolo 36 comma 24 bis del D.Lgs. 4/2008 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale” (pubblicato su G.U. n. 24 Del 29.1.2008) ha modificato l’art. 190 co. 6 del D.Lgs. 152/2006, stabilendo che “i registri di carico e scarico dei rifiuti sono numerati e vidimati dalle Camere di Commercio territorialmente competenti”. Preso atto - che con tale modifica si imposto a tutte le aziende che producono rifiuti pericolosi e non pericolosi (ex speciali e tossico nocivi) a far data dal 13.02.2008 l’obbligo di vidimazione dei registri di carico e scarico, prima inesistente, esclusivamente presso gli uffici della Camera di Commercio escludendo la possibilità di effettuare tale operazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, come consentito precedentemente a coloro che facoltativamente procedevano a tale operazione e a coloro che, tuttora, procedono alla vidimazione del formulario rifiuti; Evidenziato - che, aldilà di ogni valutazione circa il modus operandi di un Governo che in maniera vessatoria impone agli imprenditori di adempiere alla nuova disposizione di legge senza un congruo periodo temporale (15 giorni dalla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale) oltreché al pagamento di un onere pari ad € 30,00 a registro (contro gli “eventuali” € 7,24 della precedente normativa), ci è giunta notizia che, per la nostra Provincia, attualmente, tale adempimento può essere eseguito esclusivamente presso gli uffici di sede della CCIAA e quindi unicamente a Livorno; Considerato - che tale situazione, per le peculiari le caratteristiche geografiche della nostra Provincia, penalizza in maniera pesante gli imprenditori che risiedono nelle realtà distanti dal Capoluogo in particolare quelli dell’Isola d’Elba che, per adempiere all’obbligo suindicato, sono costretti a recarsi a Livorno per ben 2 volte (la prima per la consegna dei registri e la seconda per il successivo ritiro dei medesimi), con un maggiore dispendio di risorse economiche e rinunciando a giornate di lavoro; INTERPELLANO Il Presidente della Provincia per conoscere quali iniziative ritiene intraprendere affinché siano evitati, alle imprese della nostra provincia con sede distante da Livorno, ed in particolare per quelle con sede all’Isola d’Elba, gli attuali notevoli disagi ed i relativi maggior costi derivanti dalla necessità di recarsi esclusivamente presso gli uffici di Livorno della Camera di Commercio al fine di adempiere all’obbligo di numerazione e vidimazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti. Stefano Lami, Benito Gragnoli, Ivo Fuligni, Pierluigi Baldacci, Margherita Mazzelli, Gianandrea Galli, Maurizio Zingoni,


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