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Controcopertina- Lorenzo Marchetti: perché non mi sono candidato a guidare il PD

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 febbraio 2008

Quando lo scorso 14 luglio fui chiamato alla guida dei DS elbani quell’assemblea congressuale mi affidò due obiettivi: riorganizzare i Democratici di Sinistra e costruire il Partito Democratico. Sono stati sette mesi impegnativi ma esaltanti. Un duro lavoro che ha dato i suoi frutti. Nei DS fu costituito un gruppo dirigente omogeneo, rafforzato anche grazie al contributo dei compagni di Alleanza Riformista, coi quali abbiamo operato e ci siamo integrati in perfetta armonia, e furono stabiliti rapporti più che collaborativi con gli amici della Margherita. Posso dire con compiacimento che tutti insieme siamo riusciti a costruire, anche nella nostra isola, un partito davvero nuovo: il Partito Democratico. Un grazie di cuore a tutti coloro che con me hanno contribuito a raggiungere questo grande traguardo. A distanza di sette mesi il Partito Democratico dell’Isola d’Elba è una realtà con i 1.650 elettori delle primarie, con gli oltre 600 aderenti impegnati negli 8 circoli comunali, e con tanti giovani e tante donne che costituiscono l’ossatura politica ed organizzativa di un partito davvero nuovo. A tutti loro bisogna dare fiducia, consentire di assumere responsabilità di direzione politica e amministrativa. In questi mesi ho lavorato per consentire ad una nuova generazione di essere protagonista del proprio futuro e, con fierezza, posso dire di aver centrato questo obiettivo. Ora ci sono le condizioni per fare un passo indietro, ma non mi ritiro dall’attività politica, né tanto meno dalla vita del PD. Continuerò ad impegnarmi in un ruolo diverso per consolidare la forza partecipativa del PD, per dare agli elbani una certezza per il loro futuro e per dare loro benessere e lavoro.


lorenzo marchetti giubba

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