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A Sciambere della montagna che partorì i tarponcelli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 febbraio 2008

Egregio Direttore, ma Lei si sta rendendo conto del panico terremotesco che queste elezioni prossime-venture stanno inoculando nella politica elbana? Ma si rende conto di quanti orfani freschi di parto Walter e Silvio stanno lasciando abbandonati negli androni da tempo spenti delle segreterie isolane di quel che resta dei partiti? Si rende conto che i due rischiano di far abortire all’Elba più ambizioni di vita politica di quanti embrioni vorrebbe moratoriare il cicciobomba cannoniere del Foglio, Ferrara, l’unico uomo più esteso della civile e tollerante città di cui porta immeritatamente il nome? Pensi all’animo macerato del buon Coluccia che, solo pochi mesi fa, profetizzava il centro-sinistra espanso come inevitabile evoluzione dell’Homo sinistrus Ilvates, ridotto alla flatulenza di un ectoplasma: a Portoferraio si studia alacremente come ridurre lo sventramento a sinistra con un trapianto di cuore a destra, a Capoliveri il Cardelli ha i suoi guai e strizza l’occhio a destra sperando in un reimbarco, il PD mette il mastice nelle serrature delle sezioni per non farci entrare i comunisti, ognuno per sé dietro bandiere tanto multicolori che il rosso é rimasto in eredità a coloro che lo hanno più stemperato nel craxismo piratesco: i socialisti. Ma si ricorda quando, un secolo scorso, ci frantumavano partiti e palle nel giuramento che non avrebbero mai abbandonato la falce e martello? Ora ce li troviamo tutti disperatamente insieme sotto l’arcobaleno; speriamo almeno che, come nella Bibbia, arrivi la colomba di Noé a dirci che l’iride significa che almeno in quest’arca bertinottian-mussian-dilibertiana qualche coppia di Sinistra in via di estinzione si sia salvata, magari approdando ad un Ararat rischiarato da uno raggio di sole che ride. Pensi al dramma del suo ex compagno Lorenzo Marchetti, convertito repentinamente al liberalismo edilizio, che tuona da mesi contro gli ambientalisti del No di Legambiente ed ora si trova in un partito dove le linee della spiazzante campagna elettorale di Walter Veltroni la ha dettate, come é ben noto, Ermete Realacci (presidente onorario di Legambiente) e il responsabile per l’ambiente della segreteria del PD è Roberto Della Seta, fino a pochi giorni fa Presidente di Legambiente. Forse se Lorenzo ci parla, con Walter, Ermete e Roberto, gli spiegano che é ambientalismo del No anche quello che dice No alle Aree Marine Protette e che vuole ridurre i confini del Parco e che quello del SI non vuol dire per forza che bisogna dire di SI a tutte le schifezze, tipo Villaggio Paese. Ma i veri casi umani li abbiamo a destra. Pensi solo al buon La Nera che non aveva ancora fatto asciugare l’inchiostro sugli auto-comunicati stampa auto-complimentosi per essere stato eletto in organismi provinciali di Alleanza Nazionale ed essere diventato duce elbano del terzo Partito isolano, e mentre stappava lo spumante il partito non c’era già più. Berlusconi ha convinto Fini in un minuto a fare quello che il tentennatore di AN giurava da anni che non avrebbe mai fatto. Contrordine camerati: da oggi siamo il Popolo della Libertà e ce ne andiamo tutti nel Partito Popolare. Poi, con calma, agli ex missini gli spiegheranno anche che, tradotto dall’Europeo, Partito Popolare vuol dire Democrazia Cristiana, sapete quella che dicevamo che era un covo di ladri? E dopo gli diranno anche che l’Europa delle Nazioni che Alleanza Nazionale voleva solo qualche mese fa non c’è più: l'hanno appaltata a Storace e alla Fiamma Tricolore. In cambio gli hanno ridato la Mussolini. E che dire del sindaco di Rio Marina l’uscente onorevole Francesco Bosi, già zelante e pomposo sottosegretario elicotterato di Berlusconi, che ora si trova a guidare una compagine riese formata da uomini di partiti-spariti che comunque sono stati precettati da Berlusconi e Fini sotto il gazebo azzurro, sotto il quale lo scudo crociato é schifato perché senza tradizione? Evidentemente nel determinare la tradizione e la storia dei partiti il Cavalier Stiraeammira deve avere un metro del tutto suo, oppure ha sentito quel che dice ora di lui il suo ex amico D’Alema: “Berlusconi? Un sito archeologico tirato a lucido, ancorchè restaurato”. E più tradizionale dell’archeologia non c’è nulla, il Cavaliere moquettato lo sa bene: lui è il più famoso storico mondiale di Romolo e Remolo. E pensi, egregio Direttore, soprattutto del povero Ventarello, già socialista di destra, un ossimoro incarnato, ora con l'animo dilaniato tra l’idolatria per il casiniano Bosi e la fedeltà eterna al Cavaliere mascarato, pensi al suo dramma umano e speri, insieme a noi, che non faccia politicamente la fine dell’asino di Buridano. Non reggeremmo al suo mancare. TIRO FISSO 1 E va bene caro Tiro Fisso ma forse si aspettava qualcosa di diverso? "Et mons peperit murem" la montagna dopo un sismico travaglio che atterrì il mondo intero, partorì un topolino, anzi nel caso qualche tarponcello e una serie di topolini. E' sempre così in Italia, quando si parte per semplificare ci si incasina: il centro sinistra va alle elezioni con la maggioranza dei DS che si è unita alla margherita e con Di Pietro appiccicato all'ultimo tuffo con l'attack (e voglio vedere come metteranno d'accordo Di Pietro cementizio e interventista e Realacci ambientalista e pacifista, a proposito di omogeneità) la Sinistra per suo conto sosterrà Bertinotti, socialisti e radicali viaggeranno sciolti, sull'altra sponda come ha ricordato lei Berlusconi e Fido-Fini nel partito del predellino, legaioli federati ma sciolti, Casini sciolto (e tra un po' sul mercato), la destra di Storace da sola, come minaccia di fare il citato ateo-con Ferrara, nel mezzo la Rosa Bianca di Baccini e Tabacci: resta il dubbio di dove atterreranno Mastella&soci. Ci potremmo insomma trovare sulle schede 10 opzioni di voto sul candidato primo ministro: una bella semplificazione. Una cosa però è certa: il relativo impatto sulla realtà elbana l'Elba è come dicono i continentali "un caso a parte" l'incongruenza ambientale di Lorenzo è robetta al confronto di altre ben più macroscopiche contraddizioni: ma come é spiegabile secondo lei che i paesi dove alle politiche il centro e la sinistra segnano sistematicamente il peggior risultato di tutta la Toscana (Marciana e Campo) esprimano due giunte che, almeno nominalmente, si annoverano tra quelle di centrosinistra? Sarà mica che la coerenza personale e politica da questo lato del canale è un optional?


ghiacciaio montagna

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