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"Incidente diplomatico" tra PD e Sinistra Democratica a Capoliveri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 16 febbraio 2008

All’ultimo congresso dei DS ero tra quelli che sosteneva una posizione precisa, a detta di molti abbastanza anomala e quindi non troppo condivisa Ritenevo (ora un po’ meno) che non dovevamo essere per forza contrari al processo di costruzione del PD, anzi io ero decisamente a favore, per starne fuori naturalmente. Sostenevo che questa novità avrebbe generato una semplificazione del quadro politico del centro sinistra, oggi troppo frammentato e soprattutto avrebbe prodotto un chiarimento rispetto alle posizioni in campo. Immaginavo in questo senso la nascita di un partito moderato e centrista che avrebbe senza dubbio aperto un vuoto a sinistra, ed avrebbe costretto i partiti della sinistra stessa a rimettersi in discussione, per cercare nuove forme di aggregazione, magari per arrivare finalmente ad un soggetto politico unitario. Mussi fu esplicito nel dire che si augurava per entrambi i processi in corso un reciproco successo, per giungere prima possibile ad un centro sinistra sorretto da due pilastri forti: il PD e la Sinistra. Le cose però non stanno andando esattamente in questo modo, purtroppo. Le ultime uscite del leader del PD, quella sulla necessità di correre da soli e di rompere con la sinistra, sembrano più che altro un atto di ostilità nei confronti dei partiti che la rappresentano, e non rispondono certamente ad un disegno basato sulla necessità di semplificare il quadro politico nazionale. Ma non voglio parlare di questo, ci saranno nei prossimi mesi tempi e modi per far capire bene i ruoli e le posizioni in campo, gli obiettivi e i contenuti delle rispettive piattaforme politiche. Oggi desidero più che altro esprimere sconcerto per come certe linee che partono dal nazionale, vengono poi tradotte sul territorio, alimentando divisioni che, come spesso accade nei piccoli paesi, si spostano sul personale. La vicenda, che dispiace rendere pubblica, riguarda la Sinistra Democratica di Capoliveri, nella persona del suo coordinatore che, con impegno dedizione e passione, ha sempre portato avanti la sua azione politica, nonché tutti quei cittadini che negli anni passati hanno condiviso con lui e con noi idee ed iniziative. In questi giorni la vecchia sezione dei DS di Capoliveri è stata interdetta all’accesso della Sinistra Democratica in quanto il gruppo dirigente locale del PD si è affrettato a cambiare la serratura, senza dare alcun tipo di informazione a chi, in base ad accordi sanciti a livello di federazione, può utilizzare la sezione almeno fino al maggio del 2009. Ciò che sconcerta è il modo, la volontà di dividere o di cacciare via ospiti sgraditi, di chiudere alle loro spalle un pezzo della storia della sinistra capoliverese, di offendere la memoria di chi ha fatto sacrifici per comperare quell’immobile e per conservarlo negli anni. Certi atteggiamenti appaiono più che altro come il frutto di vecchi modi di interpretare l’impegno politico, basati sugli individualismi e sul rancore; che poco hanno a che fare con la democrazia del dialogo tra le diverse forze politiche, iniziative che rischiano, come nel caso di Capoliveri, di far traballare ancora di più una maggioranza consiliare già in difficoltà. Mi attendo che ci siano delle precise risposte in tal senso, soprattutto da parte di chi appartiene a quella storia di cui prima parlavo e da chi ha responsabilità dirigenti a livello locale. Tutto questo succede mentre a Marciana Marina si sta invece cercando di mettere in piedi un confronto costruttivo con lo stesso PD, nell’interesse del paese e a tal proposito voglio approfittare di questo spazio, per esprimere i miei migliori auguri di buon lavoro a Lamberto Mazzei, neo segretario del PD marinese che conosco e stimo da sempre. Insomma, pur consapevoli che a questa tornata elettorale (politiche nazionali) saremo su fronti separati, siamo tuttavia coscienti che sul territorio, laddove sarà possibile, ci può essere lo spazio per aprire un confronto e per costruire percorsi comuni.


cristiano adriani testina

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