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Rifiuti: i costi si riducono solo risolvendo i problemi strutturale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 febbraio 2008

ilVicinato@libero.it - Il ciclo dei rifiuti deve essere trattato in modo pragmatico poiché si tratta di sacrifici economici che ricadono su tutti gli elbani e sull’economia dell’intera isola. Per l’ecotassa noi elbani dobbiamo pagare una multa di circa 600mila euro/anno, soldi che ogni comunità locale è costretta a versare fino a quando la “differenziata” non raggiungerà almeno il 36% dell’immondizia prodotta. Sostenere che bisogna sviluppare la raccolta differenziata, quindi, non è uno spot propagandistico, né tanto meno uno slogan dottrinale, giacché significa ridurre, per prima cosa, i costi di smaltimento dei rifiuti. Vale a dire consentire ai cittadini e alle imprese di pagare meno tasse o tributi. Ma i costi si buttano giù solo rimovendo gli attuali aspetti strutturali, compito questo che non compete di sicuro alla società di gestione. La riduzione dei rifiuti è, infatti, un argomento che presuppone l’adozione di un programma strategico, ma allo stesso tempo abbisogna d’idee percorribili e decisioni rapide. Agli amministratori locali è richiesto un impegno fattivo per individuare le aree ove realizzare le stazioni ecologiche, anche mediate tecnologie innovative. Le altre priorità, oltre alla “differenziata”, sono la riapertura della discarica di Literno, il calo dei costi quotidiani del trasporto marittimo (dovuto al conferimento nella discarica di Rosignano), l’abolizione entro il 2010 dell’uso dei sacchetti plastica e l’incoraggiamento affinché i cittadini pratichino il compostaggio domestico.


cassonetto a Portoferraio

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