Alle 14.00 di sabato si sono trovati 23 bimbi con le guide del Viottolo che li hanno accompagnati nel cammino verso la pietra misteriosa. All’appuntamento a S. Ilario i piccoli amici di passeggiate erano tutti molto contenti di ritrovarsi per un appuntamento che qualcuno nelle scorse settimane aveva mancato causa influenze, compleanni, carnevali. Si incamminano pieni di energia sul sentiero. Di tanto in tanto la carovana si ferma per osservare le piante tipiche del luogo. Ruggero interroga i bimbi: che pianta è questa? E quest’altra? Gli allievi sono preparati: un leccio, un corbezzolo, buoni i corbezzoli! Qualcuno approfitta della sosta per arrampicarsi su un albero o per scivolare lungo un dirupo, ma tutto sommato la disciplina è migliore che in una classe al cambio dell’ora. Le bimbe, con le loro felpe rosa e i capelli legati un po’ spettinati, sono più composte e, mentre i loro compagni si scalmanano correndo anche in salita, loro passeggiano chiacchierando delle loro cose. Il gruppo è arrivato a scoprire il panorama. Ruggero chiede ai bimbi di riconoscere i luoghi circostanti. In geografia sono un po’ meno bravi: qualcuno nomina Portoferraio e il monte Capanne, che proprio non si vedono. Poi arrivano le risposte giuste: S. Piero e S. Ilario e in lontananza l’isola di Montecristo L’ultimo tratto per arrivare alla pietra misteriosa è molto impervio, ripido e scosceso. Pensare che arriva, con una pendenza sempre maggiore, in cima al monte Perone. Ma i bimbi non si spaventano, anzi alcuni di loro allungano il tragitto arrampicandosi sugli alberi come scimmiette. Qualche pensiero va a Umberto e Teresa, che li hanno avviati alle prime paseggiate e ora sono in diverse parti del mondo lontane La pietra misteriosa è una grossa cote sulla quale i bimbi finalmente si riposano e fanno merenda. Molto invidiata, soprattutto da chi ha nello zainetto merendine preconfezionate, una merenda a base di schiaccia coperta di zucchero proveniente da S. Piero. Al ritorno il gruppo si divide, ma niente paura, come spiega Ruggero quando sono di nuovo tutti riuniti: nelle escursioni funziona così: una guida, cioè lui, va avanti ed un’altra, Roberto, chiude la fila, accertandosi che nessuno sia rimasto dietro di lui. L’aria si è fatta frizzante, tutti si sono rimessi le giacche a vento sulla via del ritorno. Alle porte di S. Ilario si incontra un recinto con delle pecore, ultimo divertimento dei bimbi, che si soffermano a guardarle e ad offrire loro ciuffi di erba.
bimbi viottolo
bimbi leccio
bimbi trek
bimbi bimbe
bimbi guida
bimbi albero
bimbi guida
bimbi pecore
bimbi merenda