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Memoria, ricordo e presente: le Foibe e l'attacco ai docenti ebrei

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 10 febbraio 2008

Caro Direttore, solo poche parole per richiamare due episodi e invitare alla riflessione. Il primo. Per il quarto anno, domani si celebra il “Giorno del ricordo”, con cui si intende far memoria della tragedia vissuta dalle popolazioni italiane dell’Istria, della Venezia-Giulia e della Dalmazia, che alla fine della seconda guerra mondiale furono vittime delle foibe e dell’esodo forzato dalle terre dei loro antenati. Dopo anni di opposte interpretazioni di quanto accaduto, di separazioni e lacerazioni, si cerca una memoria condivisa, grazie anche all'opera puntuale degli storici. Eppure, su questo “ricordo” non sono mancati anche in questi giorni fenomeni di intolleranza. Il secondo. Proprio mentre si concludono le iniziative per il “Giorno della memoria” della shoà, su un blog compare una 'lista' di professori universitari ebrei, accusati di 'fare lobby' in favore del sionismo. Intolleranza, pericoloso rigurgito razzista che deve interpellarci. Proprio mentre ricordiamo il settantesimo anniversario delle leggi razziali del 1938, a seguito delle quali i professori ebrei furono costretti ad abbandonare le cattedre. E nel frattempo, si registrano altre polemiche nei confronti della Fiera del libro di Torino per l'invito rivolto a scrittori di Israele. Segnali preoccupanti. Bene hanno detto due ministri della Repubblica a proposito della lista apparsa sul blog: «Quello che ho letto viola i principi della nostra civiltà e del nostro diritto» ( Amato, ministro degli interni); «Chi stila oggi la lista dei 'docenti ebrei' è erede legittimo di Eichmann» (Mussi, ministro dell'università).


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