Il Comitato No Fanghi si è riletto attentamente l’accordo di programma quadro firmato (peraltro non ancora pubblicato ufficialmente e bisognerebbe chiedersi perchè) il 21/12/07 e lo ha confrontato la delibera della Giunta Regionale Toscana che proponeva sostanziali modifiche all’accordo e che subordinava la sua firma al loro accoglimento. Non è andata così, le proposte della Regione non sono state recepite, ma l’accordo è stato firmato lo stesso. Così il Comitato ha preso carta e penna e scritto all’assessore Anna Rita Bramerini per formulare alcune osservazioni, evidenziare queste contraddizioni e “perché c’è ancora tempo per inserire le modifiche chieste prima che partano le azioni previste”. La Regione aveva chiesto infatti di fare un accordo sulla bonifica e lo sviluppo di Piombino in cui solo successivamente doveva inserirsi l’operazione Bagnoli. L’accordo firmato invece resta nella vecchia impostazione che lo vede funzionale al progetto di rimozione della colmata di Bagnoli e nel quale gentilmente si inserisce dopo anche qualcosa su Piombino, come scambio e ricompensa. Si doveva partire da Piombino e invece si parte ancora da Bagnoli. Anche sugli strumenti e i procedimenti urbanistici l’accordo firmato risulta incoerente con le aspettative della Regione che aveva chiesto di subordinare il conferimento a Piombino dei rifiuti industriali di Bagnoli solo dopo l’adozione (anche se non approvazione) del nuovo piano regolatore portuale e solo nel caso in cui esso consenta di stoccare nelle vasche sia i sedimenti del porto sia i rifiuti di Bagnoli. Ma l’accordo firmato non accoglie di fatto questa condizione perché non esiste ancora un nuovo cronoprogramma e quindi resta ancora valido quello del 7 dicembre 07 che non assicura affatto la precedenza alle bonifiche del sito di Piombino (a ottobre 08 iniziano i conferimenti da Bagnoli, poi si procede con la costruzione delle nuove vasche e poi si approva il prg portuale) saltando a piè pari le preoccupazioni espresse dalla Regione che il conferimento dei rifiuti di Bagnoli pregiudichi quello dei sedimenti del nostro porto e che, a seguito dell’ampliamento portuale, sorgano problemi di erosione costiera a sud. Insomma le vasche attuali si riempiono con i fanghi napoletani e quindi non ci sarà posto per quelli delle bonifiche di Piombino. Non prima il prg e poi i fanghi, ma viceversa ! Per la bonifica dei rifiuti industriali di Piombino mentre la Regione chiedeva che la definizione del relativo apposito Accordo dovesse essere vincolante (entro 4 mesi), il documento firmato è molto più vago e la formula adottata esprime solo buone intenzioni. Insomma, se il recepimento delle linee regionali avrebbe reso meno precario (anche se non totalmente accettabile) l’accordo, il Comitato rileva che esse non sono state recepite e quindi chiede all’assessore Bramerini per quale motivo la Regione ha ritenuto di firmare un accordo che non rispetta affatto e contraddice le condizioni poste dalla stessa delibera regionale. Ancora una volta si è dato l'impressione di un'operazione da voler fare a tutti i costi, dall'alto, in barba agli interessi della comunità locale e al pensiero dei cittadini.
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