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A Sciambere desertico-ambientale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 07 febbraio 2008

Caro Yuri come vedi pubblico la vignetta che hai inviato perchè è spiritosa, pure se non ne condivido neanche un po' il messaggio. Lasciami obiettare che con le aree desertiche (vere) avremo presto a che fare, indipendentemente dalle attivita oniriche di Mario Tozzi, se non cominciamo a comportarci come natura (e scienza) comandano. Se non cambiamo il nostro modo di stare al mondo come dice (anche) Tozzi ci sarà comunque un futuro del pianeta (che saprà come rigenerarsi, con i suoi tempi) non ci sarà un futuro per questa razza di scimmie presuntuose classificate come Homo Sapiens Sapiens. Se non cambiamo difficilmente i miei nipoti avranno un mondo orribile da lasciare in eredità ai loro nipoti, sempre che abbiano nipoti. So perfettamente che questi discorsi non sono gradevoli ma, tanto per rifarmi a qualcosa letto oggi, chi ragiona d'ambiente in maniera seria deve rappresentare le cose come stanno, talvolta con tutta la loro sgradevolezza. E occorre imparare a dirsi e a dire molti NO, perché l'ambientalismo "carino", di colui che magari manda due soldi ad una associazione ambientalista come se fosse Padre Pio, ma poi non si ribella contro le cementificazioni, i Villaggi-Paesi, i porti turistici ad libitum, il mare inquinato, intossicato, depredato ed in gabbia, una società consumistica fino all'imbecillità non è ambientalista. I signor NO possono restare sulle palle, ma l'ambientalismo dei Signor SI' ... non esiste proprio. Spero caro Yuri che perdonerai il breve sfogo di uno che da sempre quando lo definivano "verde" replicava di solito: "Verde un cazzo, io sono rosso e ambientalista" Gli è che infatti a mio personale e fallace modo di vedere le due cose: l'essere di sinistra e l'essere di ambientalista, non erano e non sono disgiunte, ed è pacifico che per praticare entrambe le discipline bisogna possedere (oltre qualche conoscenza delle cose di cui si intende parlare, che per taluni è un optional) anche un poco di rigore morale ed un pizzico di intransigenza, e bisogna (se Mastella cita un Neruda apocrifo, ho il diritto di citare un Ernesto Guevara appurato) "indurirsi nella lotta mantenendo intatta dentro tutta la propria tenerezza"


Fotovignetta PNAD

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