Martedì 29 Gennaio a Milano nella sede della Moby di via del Conservatorio la società si è incontrata con le organizzazioni sindacali e con i delegati d'azienda per discutere sul piano di trasferimento degli uffici Moby da Portoferraio a Milano e a Genova. Ma chi si attendeva un atteggiamento più morbido o possibilista sarà servito dalla lettura del documento licenziato alla fine della riunione, che ribadisce che Moby intende smobilitare senza se e senza ma gl uffici elbani e di tagliare le corse invernali. Ma quello che sorprende è la flebilità della voce dei sindacati e dei rappresentanti aziendali, che pregano cortesemente l'armatore di ripensarci condendo il tutto con un'analisi tranchant sul lavoro delle istituzioni elbane ed un pressappochista balbettio in ordine ai temi dello sviluppo turistico dell'Elba, temi molto cari all'armatore ma avulsi dal reale contendere. Un sindacato col cappello in mano. Leggere per credere: "La Moby fa presente che questa decisione è maturata per consentire all'azienda di concentrare i propri uffici tecnici ed amministrativi per ottenere più efficienza e risparmi gestionali. Tale decisione è anche dovuta al perdurare della latitanza delle istituzioni locali in merito a programmi di sviluppo dell'isola d'Elba. La Moby specifica che questi trasferimenti saranno attuati a inizio 2009 e riguarderanno circa 80 dipendenti. Successivamente la Moby ha in programma di concentrare i propri collegamenti marittimi solo nei mesi estivi in considerazione che la gestione invernale di questa linea porta circa 4 milioni di euro di perdita e non avrà supporto il personale e gli uffici trasferiti. Le OO.SS prendono atto di quanto dichiarato dalla società Moby e precisano che la società armatoriale di cabotaggio, la più grande del Bacino del mediterraneo che offre grandi potenzialità sia di immagine che di valore economico ed occupazionale e per il suo storico radicamento non può assolutamente lasciare l'lsola d'Elba e ne altri Porti della Toscana. il territorio ha bisogno di sviluppo in termini di investimenti qualitativamente elevati in quanto è stato lasciato ad un degrado che le nuove sfide del mercato turistico, oggi richiedono in termini di infrastrutture e servizi alberghieri adeguatamente ricettivi e che sappia guardare ad un orizzonte europeo. Le OO.SS ritengono che il trasporto marittimo è il motore di sviluppo per l'economia dell'Isola e per l'offerta turistica della Regione Toscana. La sua sinergia con gli altri sistemi di trasporto, quale il sistema aeroportuale Elbano e Toscano come seconde porte di accesso all' Isola diventano imprescindibili per l'attrazione turistica del territorio e della Regione. Le 00.SS, hanno sempre sostenuto che per rilanciare lo sviluppo occupazionale, anche alle istituzioni Provincia e Regione Toscana si debba andare ad una destagionalizzazione delle attività economiche dell'isola, che è fondamentale affinché l'incontro dell' offerta turistica si coniughi con il sistema del trasporto. Tutto ciò premesso le parti e la società Moby si incontreranno entro il 15 marzo 2008 al fine di predisporre e concertare un piano condiviso di ristrutturazione. La Moby S.p.A si impegna ad attuare il processo di ristrutturazione sopra illustrato concertandolo preventivamente con le OO.SS. Le OO.SS, al fine di non perdere nessun posto di lavoro ed evitare tagli di servizi per il collegamento con le isole dal porto di Piombino attiveranno tutti gli strumenti necessari per sensibilizzare tutte le istituzioni preposte; Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comuni Elbani. partecipavano PER LA FILT CGIL SIMONETTA BAGNOLI, PIERO D'APELO, AGOSTINO SALSA PER LA FIT CISL MARCELLO CATUOGNO PER LA UIL TRASPORTI ANDREA SIRABELLA PER LA MOBY SPA IL PRESIDENTE VINCENZO ONORATO, L'AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI PARENTE E IL COMANDANTE DI ARMAMENTO GIUSEPPE SAVARESE PER LE RSU ANTONIO PEZZULLO E GIANFRANCESCO BALLERINI
Moby Giraglia