Nel novembre scorso si tenne a Portoferraio la prima (ed al momento unica) assemblea del variegato popolo della sinistra Alcobaleno isolana, un’iniziativa che evidenziò alcune luci (una discreta partecipazione, il taglio fortemente unitario degli interventi in sala) ma pure aspetti meno splendenti (un atteggiamento molto “abbottonato” e formale degli ufficiali rappresentanti delle diverse “parrocchie”) . Si era preso nell’occasione l’impegno di ritrovarsi quanto prima dopo la manifestazione nazionale dei primi di dicembre, ma da allora non si è più registrata un’occasione per stare “tutti insieme a sinistra”. Si ricomincia (finalmente) da tre, martedì 29 gennaio alle ore 21.30 nella Sala Consiliare di Marciana Marina con la Sinistra Arcobaleno che incontra i marinesi anche se Cristiano Adriani, coordinatore elbano della Sinistra Democratica e consigliere comunale, sostiene che si ricomincia da un po’ di più da 15-20 almeno. “Secondo me – afferma - non è poco che in questi tempi, di distacco generale dalla politica, in un piccolo paese come Marciana Marina, una ventina di persone tutte sotto i 45 anni, molte intorno alla trentina, decidano di mettersi a lavorare insieme per stare sostanzialmente (e non solo nominalmente) a sinistra, non so se registrarlo come solo come fatto in controtendenza o come anticipazione (non sarebbe la prima volta che accade a Marciana Marina) di un nuovo processo che si affermerà: il ritorno a pensare socialmente. In ogni caso è positivo ed è un’occasione da non mancare” Osserviamo che “la concorrenza” del PD sta vantando dei buoni risultati come adesioni, un po’ in tutta l’Elba, così come in campo nazionale: “Con tutto il rispetto che si deve ad una forza di un’area politica con la quale è opportuno interloquire, e con la quale è necessario collaborare per una gestione democratica, faccio molta fatica ad immaginare il PD come una forza inscrivibile in qualche misura nella sinistra. Quanto ai risultati mi pare di vedere molto “folklore partecipativo” e poca sostanza politica, senza contare che le iniziative a livello nazionale di Veltroni sono risultate fino a questo punto disastrose. Annunci infelici come quello, reiterato anche oggi, di voler “correre da soli”, hanno negativamente influito sulla tenuta del governo che è stato messo in crisi proprio dalla destra della coalizione, da quelli che sembravano gli interlocutori privilegiati del PD” Contestiamo ad Adriani alcune incongruenze della sinistra elbana, a far capo dalla situazione portoferraiese che la vede spaccata tra l’opposizione di Rifondazione e il decisivo sostegno alla giunta di Sinistra Democratica e Verdi ed un generale “schiacciamento” istituzionale proprio della S.D., sugli equilibri che talvolta paiono tenuti ad ogni costo. “Non vedo fortissime contraddizioni – risponde – o almeno non vedo perché delle situazioni contingenti dovrebbero influenzare negativamente un processo di più ampio respiro come il raggiungimento di una unità della sinistra che sarà necessariamente più lungo, articolato e complesso di quanto potrebbe risultare una “fusione di apparati”, proprio perché spinto dal basso, come a Marciana Marina, proprio perché orientato a ragionare sui problemi concreti della gente comune, il pauroso impoverimento delle famiglie, la mancanza di prospettive per i più giovani, la difesa della risorsa ambiente, la necessità di dire e fare “qualcosa di sinistra” ogni giorno. C’è prima di tutto una battaglia culturale da vincere, per sconfiggere la visione del mondo della destra: egoismo mascherato da lustrini e paillettes, Marciana Marina, nel suo piccolo può diventare un laboratorio molto interessante.
Marciana Marina alto