Le polemiche di questi giorni sui servizi marittimi, le recriminazioni reciproche sugli sforzi di ciascuno per lo sviluppo di questo territorio ed i silenzi prolungati delle istituzioni locali, solo tardivamente e in parte recuperati, sono elementi che danno il senso della mancanza di un progetto condiviso di crescita per l’Elba. Siamo sempre più spesso costretti ad affrontare emergenze - di gestione del territorio, economiche, istituzionali – che soffriamo più acutamente anche per la mancanza di un senso di solidarietà, di condivisione di obiettivi, di capacità di sostenerli per periodi prolungati. Per questo vorremmo che non suonasse meramente formale la solidarietà che si manifesta ai dipendenti “Moby”, che rischiano di subire un radicale sconvolgimento della loro vita senza alternative praticabili per il trasferimento altrove degli uffici. Non ci porta da nessuna parte né la personalizzazione dello scontro né la continua recriminazione che non offrono spunto per un salto di qualità del nostro sistema economico. Insomma, sembra abbastanza semplicistico, per esempio, considerare il costo dei traghetti un fattore prevalente nella determinazione delle sorti di un sistema economico, oppure minacciare la riduzione della stagione turistica se non verranno accolte le proprie richieste corporative. Il tema dei collegamenti marittimi – e aerei – è un tema di interesse generale che va affrontato come parte integrante e necessaria del tema di come quest'isola intenda affrontare i prossimi anni. E’ inaccettabile, per questo, che una sola categoria possa ritenere di imporre il proprio interesse come generale senza nessuna mediazione. Le associazioni di categoria del commercio, dell’agricoltura, del turismo all’aria aperta e dell’artigianato, senza la pretesa di autosufficienza che troppo spesso dimostrano altre, hanno più volte messo a disposizione del dibattito locale proprie elaborazioni che, sul piano del metodo, suggerivano la opportunità di introdurre elementi di programmazione contrattata e, su quello del merito, proponevano l’avvio della differenziazione e della qualificazione del sistema delle imprese di tutti i settori, con lo scopo di non perdere terreno sul piano della competitività rispetto alle altre località turistiche. Ancora sul piano del merito, proviamo ad elencare alcuni temi: avviare a soluzione il problema delle condotte a mare e dei depuratori; garantire la qualità ambientale (Elba come laboratorio di innovazione) e dei servizi a rete; dare la possibilità alle imprese di riqualificarsi e di essere competitive sui mercati europei; ridiscutere l'impostazione della programmazione turistica. Sono proposte che – riteniamo- mantengano la loro validità. I rappresentanti delle istituzioni locali dimostrino la volontà di ricominciare a discutere di questi argomenti. Avranno sollecitazioni in questo senso in tempi rapidissimi da parte di queste associazioni di categoria. Ci aspettiamo non solo una generica disponibilità al dialogo, ma la dimostrazione di capacità di prendere impegni concreti e di sostenerli fino alla loro realizzazione. CONFCOMMERCIO ELBA CONFESERCENTI DEL TIRRENO FAITA CNA COLDIRETTI
traghetto Moby Lines avaria