Il caso Moby ha ormai raggiunto livelli di polemica fin troppo elevati. Importante adesso fermarsi un attimo, riflettere e possibilmente fare tutti un passo indietro. Da parte nostra siamo costretti a sposare le tesi di entrambe le parti perchè in questi casi la "responsabilità" non sta mai da una parte sola. E' innegabile infatti che l'Elba ha avuto molto dalla Moby (e ancora molto si aspetta di avere) così come la Moby ha avuto tanto dall'Elba (e tanto può ancora avere). Ecco: questo deve essere il punto di partenza! La latitanza degli Enti Pubblici, Comunità Montana in testa, è di tutta evidenza, ma è adesso necessario dimenticare il passato (serva solo come utile esperienza) e mettersi a lavorare seriamente per il futuro. Credo fermamente l'Elba non possa fare a meno della Moby non tanto per sviluppare (ormai cosa piuttosto difficile visti i tempi che corrono) il turismo, ma almeno per difenderlo mantenendo i servizi attuali. Mettiamo quindi fine alle critiche e a personalismi inutili che potrebbero allontanare dall'Elba una ricchezza costruita nel tempo e che ha creato occupazione e benessere in tutta l'isola. Ai nostri iscritti e simpatizzanti chiedo di partecipare in massa giovedì prossimo alla manifestazione dei dipendenti della Moby che vedono a rischio il loro posto di lavoro sull'Elba. Dimostriamo loro la nostra solidarierà attraverso quei valori sociali che da sempre hanno contraddistinto questa destra. Niente striscioni, niente bandiere, niente slogans, solo partecipazione convinta. Questi lavoratori, e le loro famiglie, devono continuare a lavorare sull'Elba.
Moby Lally stretta media