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Rifondazione: mozione sulla sanità al consiglio comunale di Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 gennaio 2008

Quanto avvenuto la settimana scorsa, con l'improvvisa chiusura del laboratorio d'analisi era purtroppo ampiamente prevedibile. La situazione all'interno dell'ospedale e nei servizi territoriali sta rapidamente deteriorandosi scendendo spesso al di sotto del tollerabile. Nell'ultima seduta del Consiglio comunale portoferraiese doveva essere discussa una mozione del gruppo Partito della Rifondazione comunista-Portoferraio domani che invece è stata rinviata. Siamo stati facili profeti: la cura maggiore di Peria, presidente della Conferenza dei Sindaci sulla sanità, sembra essere quella di non andare contro i potenti politici del Partito democratico che governano di fatto la sanità elbana e livornese piuttosto che pensare al mantenimento e allo sviluppo dei livelli di fornitura dei servizi sanitari. Alleghiamo il testo della prima parte della mozione. Gruppo Consiliare Partito della Rifondazione Comunista-Portoferraio Domani Mozione sulla riduzione dei servizi sanitari all'Elba, sull'ospedale e sulla RSA di San Giovanni. I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Partito della Rifondazione Comunista – Portoferraio Domani, chiedono l'inserimento della presente mozione nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Riteniamo di estrema urgenza che il Comune di Portoferraio inizi finalmente a svolgere il proprio ruolo di controllo e di indirizzo nel settore della sanità dove, al contrario delle innumerevoli promesse e proclami del passato, si sta assistendo ad un continuo smantellamento e riduzione dei servizi offerti ai cittadini. E' incredibile come questo possa avvenire nel completo disinteresse dal parte della Amministrazione Comunale che sembra, anzi, farsi garante delle operazioni di distruzione del servizio sanitario all'Isola d'Elba nei confronti della dirigenza dell'ASL provinciale e zonale, con la quale ha una chiara affinità politica a livello di appartenenze e con la quale la Giunta Peria vanta, anche pubblicamente, una perfetta sintonia ed identità di intenti. Riceviamo continue quanto riservate segnalazioni da parte di cittadini e operatori sanitari di ogni livello alcune delle quali riportiamo a titolo di semplice esempio: 1) si starebbe consolidando all'interno del presidio ospedaliero la prassi consistente nel far confluire nel fine settimana i pazienti di alcuni reparti nelle corsie di altri, mediante dimissioni e spostamenti dei pazienti da reparto a reparto. Questa sorta di transumanza degli ammalati sarebbe giustificata, non certo – ovviamente – da esigenze di carattere sanitario, bensì dall'obbiettivo di diminuire il numero di infermieri in servizio; 2) in sordina avrebbe avuto inizio il c.d. “provetta tour” ovvero il trasferimento presso laboratori del Continente di molte analisi, con tutti i pericoli che questo comporta in termini di sicurezza e certezza dei referti;dal prossimo aprile questa pessima iniziativa sarebbe “ufficialmente” estesa a quasi tutte le analisi; 3) l'esame del campo visivo non si effettua più a Portoferraio ma i cittadini, che spesso sono persone anziane, sono costretti a recarsi all'ospedale di Livorno; 4) l'utilizzo della piazzola di elisoccorso realizzata recentemente sul retro del campo sportivo comunale, che a parere dell'Amministrazione avrebbe risolto perlomeno provvisoriamente i più rilevanti problemi dell'emergenza – urgenza, si è rivelata in rivelata in realtà molto più problematico del previsto, con problemi irrisolti a livello di sicurezza delle operazioni di atterraggio; 5) sono ancora irrisolti i vari problemi, già oggetto di innumerevoli promesse all'interno dei Piani Sanitari dell'ASL succedutisi nel tempo e nelle varie versioni del Progetto Elba, quali l'assenza della terapia intensiva e sub-intensiva, la mancanza di una sede per il distretto sanitario, la carenza del personale infermieristico e dei rianimatori, ecc..; 6) per alcuni servizi si registra addirittura la mancanza del materiale sanitario di base (garze, cerotti, medicamenti, ecc..) tanto che gli utenti, pur avendo regolarmente versato il ticket, sono costretti a recarsi in farmacia per provvedere in proprio all'acquisto;


ospedale 3

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