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A Sciambere, il fumo fa male

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 gennaio 2008

Tutto è cominciato da una riflessione: "Questa stanza è un casino" e da un buon proposito "Sabato che il giornale è più leggero vedo di mettere a posto". Ma è stupefacente quanta roba riesca a stare in due armadi ed è stupefacente il caos che si genera in una stanza allorché si svuotano e le sorprese che riservano. Un pacchetto di sigarette di una marca che fumavo sei o sette anni fa forse di più, finito intatto in un anfratto. Il fumo fa male … di chi era mai quel monologo .. di un russo. Ma fa male sul serio infatti stamani avverto un senso di pesantezza sullo sterno che mi pilota verso l’ipocondria. Intanto ho riempito due sacchetti di carta appunti per articoli rinviati e mai fatti e un altro di roba rotta rimasta in attesa di una improbabile riparazione ed ovviamente lasciata là 4 (dicasi 4) cellulari defunti altri due apparecchi telefonici non più funzionanti perché devastati da un nipote che se lo denunciavano come Attila all’anagrafe era il suo, decine di chiavi sciolte che non si capisce a quale serratura corrispondano e (quando è il tempo delle cipolle si coglie le castagne..) salta fuori una busta dove ho raccolto ordinatamente 18 mesi fa tutti i CD con tutti i “drive” di tutti i PC di casa con i programmi originali e le licenze (la gatta tossisce .. il fumo fa male anche a lei) una busta che ho cercato almeno 20 volte negli ultimi 17 mesi e che spunta beffarda oggi dopo che una settimana fa ho dovuto girare come un tordo per procurarmi un programma che stava lì a due metri da dove lavoro. Anche il cuscino del mio letto si è accorto che il fumo fa male, infatti ieri mi sono addormentato con la sigaretta accesa e ci ho fatto un buco lo giro sottosopra per allontanare la reprimenda della coniuge che prima o poi arriverà ma per ora sono al sicuro, intanto rispondo al telefono, scrivo qualcosa, vitto la gatta, il casino della stanza è mostruoso, quello del giornale che sto confezionando anche. Preoccupato solo di non mettere la vignetta antipapale di Attilio vicino all’articolo sul Vescovo ho impaginato così a cazzo di cane che sembra .. meglio di no, che non lo dica cosa … vedo che a sacchettate si incomincia a vedere la fine del tunnel, ma la piccola gioia viene subito compensata dal fatto che mi rendo conto che qualcuno di noi ha fatto casino con la posta, ci siamo mangiati qualche mail e ora è tardi per … Tra un po’ l’armadio sarà richiuso cominciamo a pensare che per magia rigeneri il volume di roba che vi si toglie, perché c’è un po’ meno casino di prima ma nessuno direbbe che ci è stato tolto tutto quello che è ammucchiato fuori dalla stanza, ma l’elucubrazione della teoria della rigenerazione spontanea del casino è interrotta dal ritrovamento di una fotografi dell’Alessi coi baffi, basta così a finire di rimetterlo in ordine ci penserò nel 2010, mi concedo una pausa andando a fumare una delle sigarette del pacchetto ritrovato, forse risalente al precedente millennio. Fa schifo mi viene da tossire, mi casca la sigaretta che va a posarsi in miracoloso equilibrio su una spugna stesa ad asciugare da Gabriella al piano di sotto. Anche l’asciugamano di Gabriella ora pensa che il fumo faccia male. Preso dal panico comincio a lanciare sotto quello che mi capita sotto mano per rimuovere la bruciante cicca: mollette per panni un accendino, un pennarello, una scatoletta da bijoux, colgo l’obiettivo con il secondo mandarino, ma il segno del male a già marchiato la spugna. Dovrò scusarmi intanto m’è andata bene che è troppo presto perché i miei condomini, nel giorno del Signore, siano in piedi e affacciati, nessuno racconterà di uno che si era improvvisamente rincoglionito, che tirava i mandarini e le mollette dalla finestra.


non fumare no smoking

non fumare no smoking