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La Revancha de la Basura

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 gennaio 2008

Qualche giorno fa, un importante quotidiano messicano dedicava la terza pagina del suo Inserto Esteri alla nostra bella Italia: dopo gli immancabili Obama e Hillary, dopo il Medio Oriente e il Kenia, insieme a qualcuna delle solite farneticazioni di Chavez, ecco noi. E il giorno dopo stessa cosa. Arte, natura, calcio? Niente affatto Napoli e suoi immensi cumuli di basura sparsi a tonnellate per le strade. Non c’è che dire: il duo Iervolino-Bassolino ci ha fatto vincere il Titolo Planetario della Monnezza. Scuole chiuse, intervento dell’esercito, ma soprattutto una risonanza a livello mediatico che non si vedeva dai Mondiali di calcio del 2006. Qualcosa avevo letto su Repubblica e Corriere on line, ma devo ammettere di avere forse sottovalutato la cosa, e poi se i Messicani danno le notizie come ascoltano la musica, qualche esagerazione nei toni poteva pure starci. Che fare allora per verificare? Ma certo: CNN, se ci siamo lì allora era davvero Napoli Campeon del Basurero. CNN.com/WORLD/europe: Bassolino-Iervolino presenti. Non c’è che dire, fa sempre piacere farsi riconoscere, siamo o non siamo il Bel Paese? Forse in un eccesso di autoesaltazione i fantastici due, memori della performance di un nostro compatriota (credo tale Manzoni) che inventò la Merda d’artista, devono avere pensato che tutti quei sacchetti di basura potessero essere il materiale per le piramidi del terzo millennio. Solo che quelle erano cacatine, mentre qui stiamo parlando di qualcosa di epico: trasformare una delle città più belle del mondo in una inmensa discarica è davvero un capolavoro. Solo che certe cose ti condizionano. È vero che ciascuno ha i propri problemi (in Messico per il cartello della droga sta facendo una strage al giorno) ma io ora non butto più in terra nemmeno una cicca, ogni volta che vedo scritto «no tire basura» penso che sia lì per me, e davanti a un cestino che trabocca quasi mi rallegro: «allora lo vedi che tutto il mondo è paese» mi dico. Quando ecco, ieri, in un paesino abbastanza brutto (io unico turista segnalato), ma di grande spessore storico per aver dato i natali ad un certo Emilano Zapata, compare quella scritta che suona davvero come una rivincita: la Revancha della Basura. Mentre Marcos in Chiapas tiene vivo il tradizionale Tierra y Libertad, quelle parole su un muro di Anenecuilco suonano come un inno di solidarietà zapatista nell’era della globalizzazione, verso tutti quei Napoletani per bene e tutti quelli che subiranno le conseguenze dell’inevitabile inquinamento che la spazzatura ammucchiata per le strade sta causando. La condivisione di una lotta comune che parte dall’altopiano di Cuernavaca e si ripercuote sulle pendici del Vesuvio. Dai campesinos ai genitori di alunni intossicati, una sola voce. El pueblo manda. NO MAS BASURA. NO AL BASURERO! E se intanto Bassolino-Iervolino cambiassero mestiere e andassero a fare i netturbini? A Bolzano però.


Basura Messico

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