Quando alle ore 10 di Giovedì 26 Giugno sul territorio del Comune Campese è stata interrotta l'erogazione di energia elettrica, i campesi pensavano che, come al solito, dopo qualche minuto tutto sarebbe tornato a posto. Non è andata così, perchè quello era l'inizio di un black out che sarebbe durato circa due ore. Man mano che il tempo scorreva nel centro turistico già molto affollato dagli ospiti è cresciuto il nervosismo. In particolare c'era chi temeva che il blocco delle pompe di sollevamento dei liquami avviati al depuratore avrebbe presto determinato maleodoranti fuoriuscite, ma per fortuna il sitema fognario ha tenuto e l'eventualità non si è verificato. Quello che invece si è verificato è stato un estremo disagio per molti con l'attività degli uffici semiparalizzata dall'oscuramento elettrico, e quindi informatico, con gli impianti di refrigerazione e di condizionamento di molti locali in blocco. La ripresa dell'erogazione dell'energia è stata vissuta come una specie di liberazione, ma si è continuato a manifestare malumore verso l'ENEL, che, è vero, a livello nazionale aveva avvertito della possibilità del verificarsi di lunghi periodi di "buio" (con i condizionatori accusati di condurre al collasso il sistema), ma che forse non ha lavorato abbastanza sulle comunità locali per prepararle a queste eventualità.
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