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Dopo l'incontro coi sindacati i dipendenti Moby riaprono il dialogo con le istituzioni Intervengo -dice Peria- per contribuire ad un dibattito più sereno ed anche più chiaro Lettera di "alcuni genitori, familiari e amici" dei dipendenti Moby

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 gennaio 2008

Dopo l'incontro con i sindacati Dopo un giorno di gestazione arriva finalmente anche il comunicato dei sindacati dei marittimi con il riassunto del loro lunedì elbano trascorso con i lavoratori della Moby. Un documento lungo e di non facile lettura testimonia il notevolissimo sforzo compiuto dalle OO.SS. per ricondurre in un quadro razionale, più canonicamente sindacale la protesta dei lavoratori minacciati di un trasferimento. Una linea morbida e diplomatica che punta per iniziare sul ricucire gli slabbratissimi rapporti dei dipendenti Moby con gli Enti Locali (in primis Comunità Montana e Provincia), e prosegue sul pilotare verso un accettabile "la Moby siamo anche noi" le precedenti prese di posizione che in realtà non permettevano di distinguere tra enunciazioni della dirigenza e quelle dei dipendenti, sommando trasferiti e trasferitori, risultando incomprensibile ai più e finendo per isolare in maniera tragica i primi dal contesto elbano: Lunedì 14 dicembre a Portoferraio - si legge nella nota - negli uffici della Moby SPA si è svolta l’annunciata assemblea con i lavoratori, indetta dalle oo.ss. FILT/CGIL, FIT/CISL, UILTRASPORTI. I lavoratori hanno subito manifestato la convinzione di essere abbandonati al loro destino e che alle decisioni dell’azienda di trasferire gli uffici a Genova e a Milano non è seguita una decisa presa di posizione da parte delle autorità interessate per comprendere i motivi che hanno portato l’azienda a decidere in tal senso e rendersi quindi conto di ciò che significa l’allontanamento dall’isola d’Elba di una così importante società. Addirittura sono state esternate arbitrarie dichiarazioni (in prima fila il presidente dell’associazione albergatori) che tutto sommato, semmai l’azienda confermasse la volontà di abbandonare Portoferraio il lavoratori potrebbero trovare occupazione con altre società di navigazione. Queste irresponsabili dichiarazioni hanno creato una turbolenza fino ad indurre i lavoratori ad iniziative senza precedenti, ovvero ad uno sciopero a tempi indeterminato che avrebbe involontariamente penalizzato l’intera popolazione per colpe non imputabili agli stessi e che, è bene ricordarlo, ogni giorno sono sempre più stressati dalla confusione che rischia di degenerare. L’agitazione sindacale, non più a tempo indeterminato, ma di 24 ore, regolarizzata dalle OO.SS. è stata comunque confermata per il giorno 24 corrente, con modalità che saranno per tempo comunicate e attuate in ottemperanza alle vigenti leggi. La ridda di “apprezzamenti” nei confronti della Moby e quindi dei lavoratori, che con il loro lavoro intendono appropriarsi dell’importante ruolo che in questi anni hanno svolto, ha reso il clima incandescente fino al punto che molte delle riunioni già in programma per tentare un confronto con la società sono state rinviate a data da destinarsi. Anche le OO.SS. hanno deciso di spostare la data dell’incontro già programmato con la Società per venerdì u.s.; proprio perché non vi erano le condizioni di dare corso ad un’ampia discussione per capire quali siano i margini e le condizioni per un ripensamento che scongiuri il trasferimento degli uffici Moby a Genova e a Milano. Le OO, SS. Hanno inequivocabilmente evidenziato che i lavoratori non sono abbandonati al loro destino e che l’assemblea di oggi deve essere il primo atto per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, a cui bisogna rivolgersi con fiducia. I lavoratori hanno accolto con soddisfazione l’iniziativa delle OO. SS. E dato mandato alle scriventi di promuovere mirati incontri con le istituzioni, ponendo in evidenza che le polemiche in corso rivolte alla Moby allontaneranno sempre più l’azienda dal territorio con effetti negativi non solo per i dipendenti ma per tutto l’indotto. Nel corso dell’assemblea i lavoratori hanno anche eletto i loro rappresentanti che accompagneranno le OO. SS. Negli incontri con le istituzioni e con la società, con l’unico obiettivo di difendere l’occupazione ed evidenziare le potenzialità della Moby non solo nei collegamenti con l’isola d’Elba. Terminata l’assemblea, in tarda mattinata le OO.SS. e la delegazione dei lavoratori Moby sono state ricevute dal presidente della Comunità Montana e hanno ribadito la convinzione della scarsa attenzione circa il dichiarato trasferimento della Società. Il presidente ha assicurato che prenderà immediatamente contatti con il Presidente della Provincia di Livorno con l’intento di placare le polemiche in atto e di pari passo percorrere tutte le strade possibili per ottenere risposte positive dalla Società. La delegazione ha confermato l’agitazione sindacale, con l’auspicio che la Comunità Montana e la Provincia di Livorno, che rappresenta anche la volontà dei sindaci dei comuni dell’Elba, possa ottenere risultati che facciano cessare una agitazione sindacale che gli stessi lavoratori vorrebbero evitare. Le OO. SS. Hanno fatto presente al Presidente della Comunità Montana (lo avevano già fatto nell’incontro con il Presidente della Provincia di Livorno) che allo stato attuale nessuno stato di agitazione è proclamato nei confronti della Moby, proprio pechè è programmato un incontro per l’ultima settimana del corrente mese e sono fiduciose di giungere a soddisfacenti traguardi per i dipendenti e per la comunità elbana. Le OO.SS. nel congedarsi hanno rimarcato la fiducia e la convinzione che l’interessamento della Comunità Montana e della Provincia di Livorno aiuterà a raggiungere i risultati di cui sopra Segreterie FILT/CGIL, FIT/CISL, UILTRASPORTI Peria: Auspico che in tempi brevi parta un dialogo fattivo Intervengo nel dibattito in corso sulla vicenda Moby Lines, dopo giorni di voluto silenzio, per dare un contributo che spero possa servire allo sviluppo di un dibattito più sereno ed anche più chiaro. In primo luogo sento il dovere di riaffermare il mio più totale sostegno al Presidente della Provincia Kutufà per l’iniziativa da lui assunta, rispetto alla quale siamo in contatto quotidiano. Ritengo poi necessario ribadire che il dialogo fra le parti, prima fra le Istituzioni e la Società e poi fra tutti i soggetti del territorio, è una scelta imprescindibile, obbligata; senza dialogo c’è solo il baratro autolesionistico della marginalizzazione del nostro territorio, quando invece possiamo aspirare ad un ruolo di protagonisti su qualsiasi scenario. Il dialogo ha però bisogno di chiarezza, almeno sulle questioni di fondo. E’ allora bene ribadire che: - la partita dei trasporti si gioca su due piani: da una parte i meccanismi comunitari di libera concorrenza, dall’altra il riconoscimento del positivo ruolo pluridecennale svolto dalle compagnie che hanno operato nella nostra realtà. E’ quanto normalmente accade ovunque, anche nel mondo estremamente competitivo dei trasporti aeroportuali; - l’apertura al mercato non può prescindere da una seria e non improvvisata valutazione delle condizioni infrastrutturali ed operative delle nostre realtà portuali, altrimenti si risolverebbe in operazioni improduttive se non avventuristiche; - le Istituzioni, in tutti i processi in atto, debbono mantenere con forza un ruolo di regolatori imparziali, tenendo ben presente in tutti i propri comportamenti che tre debbono essere i loro principali punti di riferimento: il mantenimento di servizi di trasporto marittimo qualitativamente elevati, la tenuta del sistema nel suo complesso sul fronte della competitività e, importantissimo, la garanzia di avere i servizi essenziali per i cittadini residenti ampiamente garantiti nel periodo di bassa stagionalità e nel periodo invernale. Su queste questioni misureremo concretamente i nostri interlocutori. Nel ribadire il pieno sostegno ai lavoratori Moby e la certezza di ogni utile iniziativa da parte dell’Amministrazione a sostegno della loro difficile vertenza, auspico la partenza in tempi brevi di un dialogo serio e fattivo, di cui la nostra realtà ha un enorme bisogno, specie in questi difficili giorni. Roberto Peria Sindaco di Portoferraio Lettera di "alcuni genitori, familiari e amici" dei dipendenti Moby "Abbiamo sentito, o meglio letto, il pensiero del presidente degli albergatori elbani sig. Antonini in merito alla vicenda Moby; siamo rimasti veramente sconcertati ed indignati da quanto scritto, forse Antonini avrebbe fatto meglio a riflettere un po’ di più prima di scrivere, in modo da dire sicuramente cose più sensate e da evitare sicuramente una caduta di stile a quella prestigiosa categoria di imprenditori dallo stesso rappresentata. Dice che la Moby ha vecchie navi, forse è vero, ma sono comunque confortevoli; d’altra parte, però, non è che le navi dell’altra compagnia siano di primo pelo. Antonini auspica l’intervento, in alta stagione, di una terza o addirittura quarta compagnia di navigazione, in modo che ci sia maggiore concorrenza e quindi minore rincaro sui biglietti. Afferma anche che una parte dei dipendenti Moby potrebbe essere assunta da dette compagnie, certamente però con impieghi stagionali, cosicché alla fine della stagione i dipendenti si ritrovano senza lavoro, così come succede per il quasi 98% delle attività alberghiere che lui rappresenta. Infatti, appena cala il flusso turistico, chiudono le loro attività, licenziano il personale assunto con contratto a termine e se ne vanno in vacanza. L’importante, per Antonini è fare il pieno durante la bella stagione, sfruttando le risorse naturali di questa meravigliosa isola (sole, mare, monti, clima)senza tenere conto delle esigenze degli isolani durante il periodo invernale . Pensate un po’ se anche la Moby si comportasse come gli albergatori elbani, sfruttando la bella stagione per poi ritirarsi durante l’inverno, senza avere riguardo delle necessità degli elbani, ai quali verrebbero a mancare molti importanti collegamenti; se ai lavoratori che ogni giorno, da ambo le sponde, fanno i pendolari, alla loro giornata già di per sé disagiata, si aggiungesse il prolungamento del viaggio, per carenza di corse; che dire poi di quei cittadini elbani che, bisognosi di cure, devono recarsi in continente con più evidente disagio. E’ questa forse l’economia elbana che sta a cuore ad Antonini? Beh, lasciamo perdere….Non abbiamo mai sentito da parte del presidente degli albergatori una critica nei confronti dell’altra compagnia, che pur percependo milioni di euro di contributi dallo stato, continua ad applicare gli stessi prezzi della Moby. Che dire poi dei nostri politici: il signor sindaco Peria per ora si è limitato a fare, o meglio, a dire, perché il fare non fa parte del proprio “io”, “che c’era da aspettarselo”. Per non parlare poi del presidente della comunità Montana, Danilo Alessi, che ancora non ha fatto niente per quelle persone, per quelle famiglie, che lottano per il posto di lavoro, mentre per risolvere alcuni problemi di società sportive (comunque lodevole iniziativa) si è recato fino a Roma. Una menzione va anche a quella persona che scrive “da qualche parte”: “Che cosa avrebbero dovuto fare le istituzioni? Avrebbero forse dovuto mettersi a 90 gradi? “Bene, non permettiamo a quella persona di fare dell’ironia, né tanto meno sfottere quelle persone che oggi lottano per il proprio posto di lavoro, soprattutto se quest’uno che scrive ha sempre avuto la ‘sedia fissa’ sotto il sedere. Comunque, sempre per rispondere a tale persona che scrive “da qualche parte” è bene che sappia che i dipendenti Moby, hanno sempre ragionato ed agito con la propria testa, senza alcuna pressione da chicchessia né tanto meno dai “padroni”; forse quel signore misura tutti con il proprio metro. La difesa a spada tratta a vantaggio degli albergatori ci stupisce oltremodo; da quando non sta più con i lavoratori? Ai politici comunque diamo un appuntamento, le prossime elezioni; noi, le nostre famiglie, i nostri amici (che siamo tanti) ci saremo e ci daremo molto da fare, statene certi. Questa è una promessa che manterremo. A quelle istituzioni, alle altre categorie, commercianti, artigiani e semplici lavoratori, nonché comuni cittadini che invece ci stanno dando una mano, va tutto il nostro ringraziamento ed una profonda riconoscenza. Firmato, alcuni genitori, familiari e amicidei dipendenti Moby Grazie anche alla puntuale esegesi dei colleghi di TEnews e Camminando, che ringraziamo, tutti avranno ormai capito che gli anonimi estensori di questa lettera si riferiscono, senza citarci direttamente (a proposito di correttezza comunicativa) a questa testata ed a chi la firma. Vediamo comunque di rispondere, pacatamente, riassumendo molto per sommi capi. Se questa testata e chi la dirige siano stati e siano o meno dalla parte dei lavoratori, lasciamo deciderlo ai cittadini lavoratori in generale (non soltanto a quelli della Moby o ad anonimi loro difensori d'ufficio). A minacciare lo spostamento dei lavoratori della Moby Lines (fino a prova contraria) è la Moby Lines spa e non sono gli albergatori. Ci sembra almeno singolare che dei lavoratori che non ci ricordiamo abbiano fatto un minuto di sciopero contro il padrone, neppure di fronte alla minaccia del trasferimento armi e bagagli, ora minaccino uno sciopero a oltranza (perfino fuori dalle leggi che regolano la materia) contro gli albergatori. Le affermazioni degli Albergatori contestate così clamorosamente, almeno nella fase di analisi: (Navi datate, prezzi alti, mancanza di una reale concorrenza sulle rotte del canale fortune di Moby costruite sul canale di Piombino), sono così vere da risultare perfino scontate. Per quanto riguarda la vagheggiata o paventata "terza compagnia" da questo giornale è' venuta una indicazione totalmente diversa: rendere più concorrenziale la prima, e cioè la Toremar o meglio il soggetto partecipato regionale che la sostituirà. Nonostante il gran parlare che si è finora fatto, nessuno ha mai specificato cosa realmente vuole Moby, QUALE E' L'OGGETTO DEL CONTENDERE se i lavoratori (o gli anonimi) o altri ancora (Autorità Portuale, Sindacati, Istituzioni) lo sanno, ce lo dicano. Ci pare almeno intempestivo che mentre l'assemblea dei lavoratori Moby si chiude con un contatto con il Presidente della C.M., per reimpostare il rapporto con le istituzioni, il gruppo di anonimi scrittori riservi uno dei suoi più decisi attacchi proprio ad Alessi. Con le premesse di cui sopra gli anonimi estensori della lettera nel migliore dei casi sono degli sprovveduti, nel peggiore dei mestatori nel torbido. Cosa scrivere su questa e altre questioni "ce lo permettiamo" da soli e "ce lo permetteremo" finché vivremo in un paese libero. All'opposto non permettiamo a nessuno, tantomeno a degli anonimi di intimidirci con gratuite insinuazioni e maldicenze da comari.


Moby Giraglia

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moby imbarco

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peria posto sindaco

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