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La Capitaneria becca e sanziona "i soliti noti" pescatori di frodo nei pressi di Pianosa Legambiente: un plauso per una brillante operazione che deve essere sostenuta da tutti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 11 gennaio 2008

Già dalla serata di Mercoledì nei centri isolani dove maggiormente si concentrano i pescatori professionisti (Marina di Campo e Marciana Marina) non si parlava d’altro: di come in quelle ore la Capitaneria avesse martellato e stesse martellando nelle acque pianosine una serie di persone, notoriamente abituate ad operare in mare con stile eccessivamente disinvolto, rispetto alle normative. E c’è pure da aggiungere che, per la verità, non sembrava che fossero molti a strapparsi i capelli per il destino dei sanzionati. Tuttavia per capire che cosa era accaduto in concreto si è dovuto attendere fino a mezzogiorno di giovedì, quando in Sala Riunioni della Capitaneria di Porto il Comandante Nerio Busdraghi con alcuni collaboratori si è incontrato con la stampa. L’ Ufficiale chiariva che nella giornata di mercoledì le motovedette della Capitaneria di porto erano state impegnate con a bordo gli equipaggi dei comandanti Frezza e Romano, in una importante operazione contro la pesca di frodo nelle acque dell’isola di Pianosa. In mattinata di mercoledì era stata impiegata la MV CP 553 che controllava alcune imbarcazioni che stavano pescando al limite della zona protetta, provvedendo al sequestro di un palamito. Nel primo pomeriggio era invece uscita, con la stessa destinazione, la MV CP 805 che ha fermato una imbarcazione da diporto, già controllata in mattinata, con a bordo un quantitativo di pescato superiore a quello consentito (5 kg per persona presente a bordo). L’imbarcazione veniva scortata nel porto di Marciana Marina dove, in collaborazione con il personale del locale Ufficio, si provvedeva al sequestro del pescato e degli attrezzi da pesca. Si trattava di una cernia di 21 Kg e di 10 Kg di dentici, per un valore commerciale di circa 1.000,00 Euro, che saranno devoluti a istituti caritatevoli di Portoferraio. Sono quindi stati emessi due verbali da Euro 1.032,00 a carico di E.T. e di L. S. entrambi residenti a Marciana Marina,. Nella successiva mattinata la MV CP 892 lasciava gli ormeggi all’alba per dirigere sempre in zona Pianosa. Veniva fermato, sempre al limite delle acque vietate, un noto pescatore professionale di Marina di Campo (F.F). che pescava con attrezzi non consentiti e con a bordo personale non correttamente imbarcato. Si provvedeva al sequestro di circa 600 metri di reti e del pescato, alla denuncia all’INPS per la persona imbarcata e all’elevazione di n 2 verbali per un totale di 1.400,00 Euro. L’operazione, condotta con modalità diverse dal solito, ha consentito di mettere il “sale sulla coda” ai “soliti noti” che non più tardi di alcuni giorni fa si erano pubblicamente vantati dello loro pescate miracolose. “E’ un tipo di attività che sarà sicuramente ripetuta con frequenza, proprio per cercare di limitare il fenomeno del bracconaggio - ha dichiarato il Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di fregata Nerio BUSDRAGHI, visibilmente soddisfatto per l’importante risultato conseguito, che, se sommato al fermo del peschereccio spagnolo “Ciudad de Cartagena”, avvenuto il 27 novembre scorso nelle acque di Montecristo, fa segnare a carico della Capitaneria di Portoferraio due successi di notevole livello. “Sono risultati – continuava il Comandante Busdraghi – che si ottengono grazie ad un lavoro corale di tutti gli uffici della Capitaneria e all’impegno e al sacrificio del personale impiegato sul territorio. Voglio pertanto ringraziarli pubblicamente". E prima di essere congedati dalla Capitaneria ai giornalisti che già ne avevano ottenuto le immagini venivano presentati "di persona" i pesci sequestrati tra i quali due bestie impressionanti per dimensioni una cernia ed un dentice lunghi più del tavolo sul quale erano posati in attesa di essere trasferiti in dono alle case di riposo dell'Elba Ma ufficiali e marinai di lì a poco incassavano anche i complimenti della più importante associazione ambientalista dell'Arcipelago: Legambiente che diffondeva questa nota: "Nei giorni scorsi Legambiente aveva segnalato attività di pesca abusiva, anche di aragoste, a Pianosa, anche nel mare protetto del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, tra ieri ed oggi la Capitaneria di Porto di Portoferraio ha effettuato operazioni contro il bracconaggio e la pesca illegale, con sequestro di pesce di grande valore non solo commerciale ma anche ambientale. Legambiente Arcipelago Toscano si congratula con la Capitaneria di Porto di Portoferraio per le due brillanti operazioni messe a segno a Pianosa. Il nostro allarme era fondato e l'azione della Guardia Costiera ha confermato che i soliti noti continuano a saccheggiare il mare protetto a scapito dei pescatori onesti e corretti. L'impegno della Capitaneria di Porto e delle altre forze dell'ordine va rafforzata fornendo mezzi ed uomini, ma anche civile collaborazione, per poter difendere le nostre acque dai bracconieri del mare"


Cernia  capitaneria 1

Cernia capitaneria 1

Cernia Capitaneria 3  dentice

Cernia Capitaneria 3 dentice

Cernia capitaneria 4 busdraghi

Cernia capitaneria 4 busdraghi

Cernia Capitaneria 5 razza gattuccio

Cernia Capitaneria 5 razza gattuccio

cernia capitaneria 2 bocca

cernia capitaneria 2 bocca