Cosa c’entra la frana del Volterraio con il fiore riprodotto qui accanto? C’entra parecchio perché quelle fotografati in primo piano sono dei bellissimi esemplari di “Centurea Aplolepa Aethaliae” o “Fiordaliso del Volterraio” (vel “dell’Elba”) un rarissimo endemismo che prospera proprio solo sulla collina interessata dalla frana. Per la cronaca foto è stata fatta proprio nel “trincerone” del Volterraio dalla valentissima Ornella Casnati di Legambiente che specifica “ …. si vede la Centaurea, la Linaria capraria e la Genista desoleana Valsecchi (quella gialla a cuscinetto)”. Ma i botanici possono tirare il fiato, la verifica condotta mercoledì dal Corpo Forestale dello Stato con l’Ispettore Capo Renato Giombini, ha stabilito che lo smottamento non ha interessato, né ha avuto ripercussioni sulla coltre vegetale su cui cresce la preziosa pianta, anche se si è fermato abbastanza vicino al luogo che ne è più fittamente popolato, e pure i lavori di ripristino del versante non dovrebbero turbare la colonia del Fiordaliso del Volterraio. Scendendo più in basso nel “Canyon” per parlare dei lavori tutto sta procedendo secondo i programmi: la strada provinciale chiusa dalla sera della vigilia di Epifania tornerà probabilmente percorribile a fine settimana, ma le operazioni proseguiranno ancora presumibilmente per un’altra settimana ancora. E’ stato infatti deciso non solo di sostituire la vecchia rete che nel frattempo è stata svuotata delle oltre cento tonnellate di roccia che conteneva e rimossa, ma di rinnovare anche i tratti di copertura contigui posti in funzionamento 15 anni fa. In tutto dovrebbero essere stesi ed ancorati con corde d’acciaio oltre 120 metri quadri di rete metallica che consentiranno di usare in sicurezza una strada che si incunea tra due versanti di colline in movimento. Approfittiamo dell’occasione fornita dall’aver steso una cronaca un po’ diversa dal solito (ingentilita dal Fiordaliso) per una marginale riflessione: molto spesso raccogliamo critiche (anche sproporzionate e ingenerose) nei confronti del sistema viario provinciale, c’è chi è sempre pronto a fare di una buca una questione di stato. Non registriamo quasi mai un accento di soddisfazione nel constatare che un lavoro condotto con lungimiranza e professionalità dal Distretto Stradale dell’Elba e dal suo tragicamente scarso personale, ha funzionato evitandoci magari di piangere l’affrittellamento sotto i sassi di qualche concittadino (come sarebbe benissimo potuto accadere sul Volterraio l’altro giorno se la rete non ci fosse stata o non avesse tenuto). Paradossalmente poiché si riesce a tamponare le emergenze i cittadini non paiono avere contezza del denaro e delle energie e della progettualità che la Provincia investe sulle opere di sicurezza passiva. In ultimo vorremmo significare che ci attendiamo la citazione del tonto di turno, che farà dello spirito (di tubero) pure sul Fiordaliso del Volterraio, non considerando che le inaspettate Gru, le scoperte floro-faunistiche compiute a ripetizione (e riconosciute in sede scientifica) da Ornella Casnati, tutto quello che amplia lo spettro delle bio-diversità dell’Arcipelago ha un valore non solo culturale, ma pure economico, perché attesta la vivibilità e la spendibilità turistica del nostro comprensorio. Ma i nostri vecchi usavano dire: “pei tonti ‘un c’è medicina”
Fiordaliso del Volterraio