184 utenti in carico, 150 maschi e 34 femmine. 132 tossicodipendenti, 49 alcolisti, 1 tabagista. 49 persone che si avvalgono dei servizi del Sert dell’Usl dell’Elba sono detenuti della casa di reclusione di Porto Azzurro, di cui 41 tossicodipendenti e 8 alcolisti.Sono i dati forniti dal servizio di tossicodipendenze dell’isola d’Elba, il cui direttore è Giancarlo Gasparini. L’Usl ha pensato di sottoporre a questi utenti un questionario per verificare l’efficienza del servizio e il grado di soddisfazione. I risultati hanno evidenziato un discreto livello di gradimento, ma sono emerse criticità per quanto riguarda gli orari di somministrazione farmacologica, ritenuti insufficienti dal 38,5%. Soprattutto la sede in cui si svolge il servizio è stata giudicata non idonea per lo svolgimento delle attività e per il rispetto della privacy da quasi la totalità degli intervistati. Voto: 2,7. Si tratta infatti di un angusto locale ricavato all’interno della Biscotteria, il palazzo comunale di Portoferraio, centro nevralgico della vita amministrativa e quindi poco adatto a dare quella sensazione di riservatezza di cui i pazienti avrebbero bisogno. L’usl prevede però un trasferimento, entro due anni, nella palazzina rossa di San Rocco, a fianco dell’ospedale. Il voto complessivo che gli utenti hanno dato sulla qualità del servizio risulta essere 7,2. “Considerato – sono le conclusione dell’Usl dopo la raccolta dei risultati – che le prestazioni offerte medico-infermieristiche e psico-socio-educative non richiedono l’uso di particolari strumentazioni, tale valutazione ha premiato la dimensione umana del nostro Sert, intesa come competenza relazionale e capacità di integrazione multidisciplianare”. Il questionario è stato sottoposto ad un campione di 31 utenti, età media di circa 40 anni, il 73% di essi possiede un diploma di scuola media inferiore, il 26,9% di scuola superiore.
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