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Qualcosa si muove a Montecristo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 gennaio 2008

Gentilissimo direttore, era ora! Qualcosa si sta muovendo riguardo l’isola di Montecristo. L’alone di mistero e di inaccessibilità sembra che stia scomparendo. Nello scorso novembre c’è stato un accordo fra il Comune di Portoferraio, la provincia di Livorno, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e il Corpo Forestale dello Stato per aprire alle visite dei residenti e dei gruppi di ricerca. Si dovrebbe arrivare, entro fine anno, alla definizione della Carta per Montecristo, basata sui seguenti punti: - apertura di Montecristo a programmi di educazione ambientale, - apertura di Montecristo a progetti di ricerca scientifica, - facilitare la possibilità di visita ai residenti dell’arcipelago toscano, - gestione delle visite a numero controllato da parte del parco e del Corpo Forestale di Follonica - analisi geologica con eventuali misure di salvaguardia naturalistica, - sistemazione del sistema di eliminazione dei reflui, - decarbonizzazione attraverso la sostituzione dell’attuale gruppo elettrogeno a gasolio con uno a biodisel e installazione di pannelli fotovoltaici e collettori solari. Quindi si dovrebbe pervenire alla definizione di iniziative ed accordi operativi necessari all’attivazione programmata e controllata del nuovo corso, dando un immagine rinnovata e positiva all’isola con soddisfazione degli amanti e degli amici di Montecristo come pure degli studiosi. Meglio tardi che mai! E’ bene chiarire che da molti decenni esiste la legge per l’istituzione di una zona di tutela per l’Isola di Montecristo (decreto ministeriale 5 aprile 1979) e successivamente si sono stabilite le norme per l’apertura dell’isola a ricerche, escursioni turistiche e presenza delle barche da pesca, ma praticamente sono state disattese. Solo la presenza delle barche pesca ha avuto un’ insufficiente regolamentazione legislativa (decreto ministeriale 2 aprile 1981) che, a parte i buoni propositi, spesso ha provocato disguidi e gravi problemi operativi per i pescatori. Non si vuole parlare, in questo contesto, delle felici vacanze di taluni VIP di cui non si conosce ancora esattamente il nome e il numero!. Un abuso e una vergogna! Ed ora si attende il 2008 nella più completa fiducia anche se le esperienze precedenti con accordi e convenzioni riguardo l’arcipelago toscano hanno prodotto ben poco di utile e concreto. Si è dormito per molti anni ed ora si attende la nuova stagione, la stagione del risveglio. L’isola proibita e sconosciuta dovrà diventare l’isola che esiste, con le sue meraviglie: “Wonderland”! Ognuno, soprattutto all’Elba, si augura che col nuovo anno Montecristo ritorni a nuova vita, sempre con il controllo e con le dovute restrizioni per la conservazione dell’ecosistema: scolaresche che fanno escursioni nella natura, visite di turisti amanti dei siti storico-religiosi, ancoraggio sicuro di barche da pesca al riparo di tempeste o in attesa di ritirare le reti calate poche ore prima, ancoraggio sicuro di barche da diporto o di servizio, attività di studio e ricerca a terra come pure a mare, attività di visioni subacquee, controllo delle cale e calette con un sistema di webcam o televisivo in rete e immagini accessibili a tutti, controllo satellitare per la rilevazione immediata dell’inquinamento marino e delle navi che lo hanno provocato. Proprio in queste ultime settimane è avvenuto un fatto increscioso, ma già annunciato da tempo. Le vedette della capitaneria di Porto di Portoferraio hanno fermato un peschereccio spagnolo che si trovava illegalmente nelle acque di Montecristo, presumibilmente per la pesca. Molte volte i pescatori elbani hanno segnalato la presenza di grandi pescherecci stranieri nelle acque di Montecristo ma poco o niente è stato fatto per eliminare tali illegalità e abusi. E’ necessario che le varie attività e presenze vengano controllate seriamente, colpendo duramente gli abusi e le illegalità. Ben vengano i visitatori per motivi di studio, di ricerca e di cultura ma si dia pure migliore regolamentazione per le barche da pesca, permettendo loro una presenza più sicura a ridosso della costa. Mi auguro che questa mia lettera venga letta dalle autorità competenti per poter dare risposte operative positive alle mie osservazioni ed alle attese dei cittadini elbani. Cordiali saluti


Montecristo dall'Elba

Montecristo dall'Elba