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A Sciambere dei non-auguri di Phillip

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 01 gennaio 2008

Mi scuso per non aver inviato gli auguri di buon natale, ma quest'anno credo che ci sia poco da festeggiare con 27 conflitti armati ed alcune polveriere come il vicino Kossovo e Pakistan pronte ad espodere nella degenarazione della violenza umana e nella piu' totale sordita' di chi dovrebbe essere preposto a mediare soluzioni efficaci di convivenza civile. Abbiamo Arabi ed Ebrei che continuano ad uccidersi in nome di un DIO, ogni giorno rubiamo le risorse come petrolio ed oro dai paesi Africani lasciando sul posto solamente miseria ed inquinamento. I nostri giovani sono sviliti e ormai fiaccati ed il massimo che possono aspirare e' di andare a preparare le patatine fritte da MC'Donanls. La tecnologia che avrebbe dovuto liberare l'uomo dal lavoro si e' rivelata del tutto inefficace, visto che si continua a morire come delle torce umane sul luogo di lavoro. Provocatoriamente non ho fatto gli Auguri di natale a nessuno, ma approfitto dell'imminente fine dell'anno per augurare un 2008 senza le tragedie a cui mi sono riferito e tanti altri che ho dimenticato. Saluti da Praga. Phillip Caro Phillip Hai così ragione che, nel tempo intercorso tra l'invio della tua lettera e la sua pubblicazione, alcune delle situazioni di sofferenza che elencavi sono precipitate: in Pakistan dopo l'assassinio di Benazir Butto, in Kenya dove è iniziata una mattanza in seguito ai brogli elettorali del solito autocrate che non vuol mollare il potere, a Torino dove si è spenta la vita della settima torcia umana, 24 giorni dopo un incidente per il quale è inopportuno parlare di fatalità, tre settimane e mezzo dopo una strage determinata dal cinismo di chi spreme profitto sfruttando all'inverosimile uomini e impianti, magari pure spacciando il suo sciacallaggio per etica visione della vita e chiamandolo "liberismo". Ma Phillip vorrei ancora citare tre fatti positivi, che se non controbilanciano a pieno la negatività a cui ti riferivi, possono almeno aiutarci a guardare con maggiore determinazione in avanti. Inizio da un gesto simbolico quello del sindaco di Torino che ha detto secco secco che non è sempre vero che "the show must go on" annullando la festa. I torinesi hanno un grande sindaco. Poi voglio notare che dal Pakistan ci sono arrivate le immagini di un ragazzino di 19 anni che appena seppellita la madre ne ha preso il posto dicendo "La nostra vendetta sarà la conquista della democrazia", la frase più densa di significato che abbia sentito negli ultimi anni. Infine pongo la mie sensazione di aver vissuto fino ad ora un periodo di festività più serio e misurato di quelli degli anni precedenti. Voglio pensare che la gente inizi a pensare, che piano piano i miei concittadini smaltiscano la sbornia consumistica, che pronunciando la parola "valori" siano sempre di meno quelli che pensano ai contanti, ai preziosi, ai titoli etc., che siano sempre di più quelli che pensano che un uomo non è uno stupido se non possiede un SUV, che sia sempre più diffusa la convinzione che a far lavorare la gente al nero e senza le garanzie di sicurezza si è dei potenziali assassini, a non pagare le tasse si è dei certi ladri, ad essere razzisti degli spregevoli stronzi. Buon anno Phillip il migliore possibile


Benazir Butto

Benazir Butto