In questi giorni a Marina di Campo (Isola d'Elba) sembra che sulle tavole di qualche cenone siano arrivati una cinquantina di chili aragoste freschissime, pescate "su commissione" nelle proibitissime acque dell'Area Marina di Pianosa, che dovrebbe essere protetta dai vincoli del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e che è una Zona di Protezione Speciale (marina e terrestre) dell'Unione Europea. Il bracconaggio può avvenire in maniera così indisturbata che qualcuno dei pescatori abusivi si sarebbe vantato di aver allontanato, spacciandosi per "guardiano" del Parco, una imbarcazione da diporto entrata illegalmente dall'area preclusa a barche e pesca che circonda Pianosa e che con la sua presenza avrebbe attirato una non richiesta attenzione, disturbando l'attività di pesca illegale. A rendersi protagonisti di questi episodi, che fruttano un lucroso bottino e danneggiano i pescatori onesti, sono i soliti noti: pescatori di superficie e subacquei spesso incappati nei controlli delle Forze dell'Ordine ma che continuano, dopo aver pagato qualche multa, a saccheggiare un mare che lo Stato italiano ha deciso di proteggere integralmente mantenendo e ampliando il vecchio vincolo carcerario a mare. Le multe salate non bastano e non scoraggiano, perché il rischio vale la candela e una buona pescata frutta molto di più delle sanzioni inflitte dalle Forze dell'Ordine. Occorre fermare, con il sequestro delle barche e della licenza di pesca, queste attività di saccheggio del mare, questo vero e proprio furto di un bene di tutti ed occorre assicurare a Pianosa anche in inverno una sorveglianza continua, sia con l'impianto radar che il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha detto di voler installare, sia con una costante presenza di personale di fiducia del Parco che assicuri una sorveglianza da terra e un intervento rapido e diretto. Pianosa non può più essere in estate un posto pieno di sorveglianti e sorvegliati e ritornare in inverno, e soprattutto durante le vacanze natalizie, preda dei bracconieri che la usano come dispensa vivente per rifornire i cenoni con aragoste e pesci pescati di frodo dentro un Parco Nazionale.
aragosta al gratin