Il Signor Giorgi ci ha inviato un suo breve scritto già pubblicato su camminando.com. In quel post il Signor Giorgi ribadisce il suo entusiasmo per le 32 (crediamo) telecamere vaporine, o meglio per quella che ha (casualmente) immortalato un mascalzoncello nell'atto di procurargli un danno da euro 3.000 alla macchina di casa. Comprendiamo il suo giubilo nel poter recuperare tanti sghei, così come comprendiamo le sacrosante incazzature di quelli che si ritrovano dei danni alle proprietà derivanti dalla "prepotenza della carognetta" che scappa, che si nasconde, che resta anonimo sfuggendo così alle sue responsabilità (ciò a proposito di blog mi ricorda qualcosa ...). Ma dicevano i vecchi (quelli di prima che ora ci siamo noi lì-lì) "il troppo stroppia" e al di là dei problemi (seri) della privacy, l'idea di un paese che stiocca una telecamera spiante ogni cento anime, con il fine di spezzare le reni alla terribile criminalità vaporina, è una cosa di un ridicolo unico. Si rende conto Giorgi che per tenere la media longonese nelle sole aree urbanizzate a Portoferraio si dovrebbero piazzare 120 telecamere e che in Italia ne servirebbero 600.000? E si rende conto che comunque anche con spese folli e con un gigantesco apparato di controllo, per i limiti oggettivi della tecnologia, il territorio monitorato sarebbe solo una porzione del totale e neppure maggioritaria? Una copertura a tappeto sarebbe poi, creda, una proposta da nuerodeliri. Chiaro che ci sono dei punti strategici che debbono essere controllati ma il rapporto costi/benefici deve essere in pareggio o vicino e tra i costi non ci sono solo le palanche, le svanziche, i soldi, ma pure la vivibilità di un paese. Sarebbe indubbio ad esempio che un infittirsi dei controlli eviterebbe i reati, ma lei ci starebbe ad essere fermato ogni cinque chilometri per mostrare la patente, il certificato di buona condotta, la tessera sanitaria e per fare la prova dell'etilometro? Tra i crimini più odiosi (purtroppo piuttosto diffusi anche da noi) sono le violenze (botte e pure peggio) che si consumano nel chiuso delle mura domestiche. Che facciamo Giorgi un'ordinanza comunale contro le persiame, le tapparelle, li stoini, le veneziane e le tende, o piazziamo (bagni speriamo esclusi) direttamente una telecamera per vano? Veda Giorgi, in un divertentissimo vecchio film di Woody Allen "Il Dittatore dello Stato Libero di Bananas" c'è un personaggio, un po' la parodia di Fidel Castro, che rovesciato il precedente dittatore dopo un po' "dà di balta" impazzisce e inizia a promulgare delle leggi davvero bizzarre. Una era: "Per l'igiene del popolo si debbono cambiare le mutande obbligatoriamente ogni quattro ore, ma, per favorire i controlli, le mutande vanno indossate sopra i pantaloni" Questa delle 32 telecamere più fastidiose che utili distribuite in un paesotto ci pare un po' da "dittatore dello stato libero di Lungone".
semaforo e telecamera