“Le scriviamo soprattutto poiché riteniamo che l'intera vicenda meriti un'attenzione sicuramente maggiore da parte di tutti, considerazione sicuramente diversa da quella che purtroppo ha mostrato in modo satirico sul Suo giornale, con vignette al limite del decoro e dell'offesa all'intelligenza ed alla dignità delle persone coinvolte.” Leggendo stamattina questo scritto dei Dipendenti Moby Lines ho pensato di essermi perso qualcosa. L’efficiente archivio di Elbareport mi ha in breve tempo consentito di verificare l’avvenuta pubblicazione di due sole vignette sul tema Moby, e, caso vuole, ambedue prodotte e firmate dal sottoscritto. La prima, immediatamente successiva alla notizia dello smantellamento degli uffici portoferraiesi, si basava su un banalissimo gioco di parole che illustrava semplicemente la realtà dei fatti. La seconda, uscita un paio di giorni dopo, era, a mio modesto parere e compatibilmente con le mie infime capacità grafico/satiriche, una delle più azzeccate della mia ancora scarna produzione. La parodia del manifesto cinematografico del film “Crociera di Natale” non vedo proprio come potesse arrecare “offesa all’intelligenza e alla dignità” di alcuno. Al contrario, credo che le mie vignette abbiano portato il loro modestissimo contributo alla sacrosanta causa dei lavoratori Moby coinvolti: l’opinione pubblica è spesso più portata ad interessarsi ad un caso tramite l’impatto rapido ed essenziale di una stupida vignetta che non attraverso la difficile lettura di un sostanzioso quanto “pesante” comunicato ufficiale. Per impostazione mentale non amo entrare in discussioni su argomenti che non conosco, pur avendo come tutti una mia personalissima opinione. Le mie fotovignette, quasi sempre, si basano sull’elaborazione satirica di semplici fatti di cronaca locale, riportando in modo ironico (spero) l’evidenza dei fatti. Nel caso specifico, ritengo che la perdita di un considerevole numero di posti di lavoro, ancor più in una realtà piccola come la nostra, sia argomento meritevole di grande rispetto ed attenzione. Non credo sia stato piacevole ritrovarsi, sotto le feste di Natale, con la prospettiva di trovare sotto l’albero lo sgradito regalo di un biglietto di sola andata per una “crociera a Genova”… Il Dott. Onorato e la sua Azienda rappresentano per l’Elba una delle più importanti realtà socio-economiche, tanto in maniera diretta quanto, ed ancor più, in maniera indiretta. Non è mia competenza esprimere giudizi sulle scelte operative di una Società privata, peraltro diretta e gestita in maniera evidentemente eccellente e con grandissima professionalità. Moby Lines ha sicuramente le sue buone ragioni ed avrà certamente valutato i pro e i contro con grande attenzione. E’ viceversa mia sacrosanta facoltà di libero cittadino esprimere solidarietà di principio verso le decine di famiglie che per questa scelta si troveranno presumibilmente in gravi difficoltà. Se poi lo faccio attraverso una vignetta, e la stessa viene interpretata come offensiva da quelle stesse persone cui era affettuosamente dedicata, beh, non mi resta che chiedere scusa. Anche se proprio non capisco perché. Yuri Tiberto NDR: Il Signor Antonio Pezzullo ci ha scritto stamani di non aver redatto ma solo spedito la nota a cui anche Tiberto si riferisce, che quindi va ascritta alla elaborazione unitaria dei Dipendenti Moby Lines che hanno firmato il primo documento
moby imbarco