Un suicidio accertato dal ritrovamento di un biglietto autografo accanto al letto, nel quale prendeva commiato e chiedeva di essere sepolta nel cimitero longonese, ma inusuale, per le modalità con cui si è tolta la vita una ottantacinquenne torinese che assieme al marito di 73 anni risiedeva nel centro storico di Porto Azzurro. A quanto abbiamo appreso l'anziana donna si sarebbe infatti lasciata morire per soffocamento, mettendo la testa in un sacchetto di plastica e stringendoselo intorno al collo con del nastro adesivo. Un gesto che si è consumato nell'abitazione della coppia mentre il marito ignaro riposava nella stanza accanto. E' stato luomo a compiere la raccapricciante scoperta ed a chiedere disperatamente aiuto al medico di famiglia che ha raggiunto subito il teatro della tragedia ma che si è immediatamente reso conto che per la povera signora non c'era più nulla da fare. I due conducevano una vita assolutamente tranquilla, senza dissapori familiari e senza problemi economici, le ragioni per le quali la donna ha deciso di porre fine alla sua esistenza andrebbero dunque cercate nelle patologie di cui soffriva e nei dolori che le procuravano. La salma è stata trasferita all'ospedale di Portoferraio dove resta a disposizione del magistrato investito del caso per gli esami necroscopici ed autoptici necessari.
Porto Azzurro panorama 6