Se confermato rimane un fatto gravissimo di arroganza politica e di dissimulazione della verità oltre alla rituale ipocrisia da parte di un’Amministrazione che vuol far passare forzatamente un progetto che la maggioranza dei gigliesi non vuole. Un fatto straordinario, mai verificatosi nella storia del Giglio, verosimilmente unico e singolare in Italia. Per le vie ufficiali non abbiamo ancora ricevuto alcuna informativa anche se, incredulo (vi giuro) per il comportamento mostrato (notizia “narcisisticamente” fornita dal Sindaco ai giornali), rimango ancora fedele a quanto mi rispose il Sindaco tre giorni fa davanti a tutti i consiglieri: “aspetto la scadenza dei termini per la convocazione della seduta richiesta”. A conferma di ciò vi è anche la dichiarazione dell’assessore Feri a La Nazione sabato scorso nel quale parla di un consiglio da tenersi a Gennaio sulla questione, perché non si dica poi che riportiamo notizie infedeli. Il senso di quanto riportato dalla Nazione di domenica a firma del Sindaco Brothel è chiaro: ha paura di confrontarsi con il severo giudizio dei gigliesi adesso che hanno capito che dietro all’AMP non c’è la tutela dell’ambiente ma solo ideologie pseudo-politiche che mirano a trasformare l’isola di Giannutri (e poi a seguire il Giglio) in un feudo per pochi usando un progetto marino che non funziona da nessuna parte perché privo di ogni certezza e fondamento economico-ambientale e scientifico. Per ribadire concetti già espressi in maniera anche logorroica, riteniamo che la “chiusura” delle isole trasformi quel poco di mare libero rimasto in un disastro ambientale assurdamente contro le nostre giuste aspirazioni di avere gli ambienti marini veramente tutelati. La motivazione del diniego sarebbe, citando le parole riportate nell’articolo “Priva di fondamento la notizia del numero chiuso …. ecc”. Nella richiesta di consiglio è stato fatto riferimento precisamente a Giannutri e verosimilmente anche per il Giglio (v. richiesta di consiglio). Quel giorno a Porto S. Stefano non ero davvero il solo ad avere ascoltato le gravi affermazioni di Tozzi che il Sindaco Brothel, probabilmente succube e prigioniero di una volontà estranea o esterna, non ha negato e nemmeno contraddetto. Nell’occasione Tozzi disse che “aveva intenzione di ridurre i flussi turistici su Giannutri disponendo il numero chiuso nelle entrate sull’isola fino ad un massimo di circa 250 persone giornaliere, come Pianosa, e ….. che la stessa misura poteva essere studiata anche per l’Isola del Giglio”. La dichiarazione fece accapponare la pelle a tutta la platea intervenuta tanto che ci fu un momento di sgomento e di irritazione in cui la gente, composta essenzialmente da rappresentanti delle categorie del mare, pensò di abbandonare l’incontro. Non ci siamo inventati nulla. D’altra parte, Tozzi e il Ministro Pecoraio Scanio lo avevano dichiarato mesi fa all’Elba che “era opportuno ridurre i picchi estivi all’Isola del Giglio” e quindi non penso di aver contraffatto frasi chiare che si possono consultare nelle dichiarazioni fedelmente riportate dai giornali di qualche tempo fa (v. Greenreport). L’idea di negare il Consiglio straordinario è pregiudiziale e preconcetto, frutto di un odio politico ed un astio radicato che c’è oramai nei nostri confronti perché, è oramai noto a tutti, la minoranza consiliare rappresenta, per i voti che esprime, circa il 65/70% della popolazione. Questo è tutto e non è il caso di aggiungere altro. Andremo avanti pensando sempre e solamente al bene dei gigliesi. Se Brothel non concederà il consiglio per paura del confronto, utilizzeremo altri canali istituzionali, altre forme di democrazia che non passeranno certo dalla sua arroganza politica, ma si baseranno sulla sensibilizzazione della gente a non rimanere inerme di fronte ad un problema che niente ha in comune con la tutela del mare.
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