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Incontro con Pecorario Scanio: niente di nuovo sul fronte occidentale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 21 dicembre 2007

Dispiace disturbare il clima già natalizio che emana dalle nostre istituzioni, grandi (il ministero dell’Ambiente) e piccine (la Comunità Montana). Ma certi comunicati stampa fanno venire l’orticaria (almeno a me, gli altri possono condividere la “soddisfazione” di assessori e presidenti). Lasciando perdere i rilievi sulla forma (arduo iniziare un pezzo con un gerundio) se la notizia principale è “…si è svolto ieri sera un incontro..”, per il giornalismo significa semplicemente che non c’è notizia, e purtroppo questo è quello che emerge. Peccato: di cose interessanti da dire il ministro Pecorario Scanio ne avrebbe avute. Per esempio, rassicurare sul travaso di residui tossici da Bagnoli a Piombino, denunciato da Milena Gabanelli su “Io Donna”. Oppure esprimersi sull’incresciosa questione dello smaltimento dei rifiuti nell’isola – parco, maglia nera della Toscana (ma si può dire d’Italia) nella raccolta differenziata. O ancora, dire chiaramente se l’ex scuola di Finanza delle Ghiaie sarà destinata alle scuole, come molti chiedono da anni (Rifondazione in primis), o verrà concessa al Parco (per fare cosa non si sa), o rimarrà così per anni e anni (ipotesi più probabile). Niente di niente. Sulla ex scuola di Finanza delle Ghiaie, il passaggio del comunicato è sublime. Apprendiamo che Pecorario Scanio, bontà sua, è “convinto della necessità di intervenire al più presto sugli immobili”. Per fare cosa? “…per dare risposte al Parco come alle esigenze degli Enti locali”.Complimenti. Se le risposte non le dà il ministro, le daranno gli immobili. Finale grandioso, degno della “supercazzola con scappellamento a destra” di Tognazzi. Apprendiamo che c’è “piena disponibilità a collaborare sull’importanza del rilancio” (collaborare sull’importanza, nota bene, non sul rilancio) della famosissima Agenda 21 locale (sarebbe bello sapere cos’è, o forse il lettore è tenuto a saperlo) , che coinvolge niente popò di meno che l’UNEP-MAP (misteriosa agenzia dell’ONU, così dicono lorsignori) e riguarda anche le isole di Lesvos e Gozo (mica la Corsica o la Sardegna). I comunicati che non comunicano non sono casuali. Devono tenere alla larga il lettore (la politica è una cosa noiosa, riservata ai professionisti) e comunicargli un vago messaggio sempre uguale: “stiamo lavorando per voi, state tranquilli”. Tradotto: “stiamo lavorando per noi, non disturbate”. Questi temono la trasparenza come il diavolo l’acqua santa. Verrebbe da chiudere alla Beppe Grillo, ma è Natale, e quindi concludiamo alla Totò: “…e poi dicono che uno si butta a sinistra”. Auguri a tutti.


ex finanza

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