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Fanghi di Bagnoli: no della Regione alla seconda bozza d'accordo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 21 dicembre 2007

Rifiuti di Bagnoli a Piombino, la Regione ha detto no alla seconda bozza dell'Accordo di programma sui "fanghi di Bagnoli" e pone le condizioni per l' apposizione della firma del Comitato No Fanghi Ancora una volta avevamo ragione noi ed ancora una volta il Comune di Piombino dimostra di non saper difendere gli interessi dei cittadini di Piombino. E' questo il senso delle decisioni assunte ieri dalla Regione Toscana che dice decisamente no alla seconda bozza dell'Accordo di programma sui "fanghi di Bagnoli" e pone le condizioni per l' apposizione della firma della Regione. Ricordiamo che quel testo di Accordo rifiutato era stato esibito come grande risultato ottenuto nella trattativa con i Ministeri e grande merito del Comune di Piombino, che le posizioni del Comitato venivano non solo rifiutate ma sbeffeggiare e dichiarate strumentali e che in questa recita il Sindaco ed il Partito democratico sono stati arrogantemente in prima linea. Ora invece la Regione dice che 1. l'Accordo non ha certezze finanziarie ed invece le deve avere, 2. l'Accordo è illegittimo nelle disposizioni in cui si aggirano leggi e normative ordinarie, 3. non di materiali, quelli della colmata di Bagnoli, si tratta, come insistentemente il Sindaco, e non solo lui, ha ripetuto fino ad oggi, ma di rifiuti e questi sono recuperabili solo se si adottano procedure conformi alla normativa di settore che non può essere scavalcata da nessun accordo di programma, 4. prima dell'arrivo dei rifiuti da Bagnoli deve essere adottata la variante 3 al Piano Regolatore del Porto con tutto quello che comporta dal punto di vista di tempo, preparazione, valutazione etc., 5. che comunque prima di tutto gli spazi devono essere utilizzati per il conferimento dei sedimenti portuali di Piombino, 6. che deve essere garantita la connessione ferroviaria col il Porto di Piombino, 7. che deve essere risolto, non solo annunciato, attraverso un percorso tecnico istituzionale preciso, il problema della gestione dei rifiuti ordinariamente prodotti dalle aziende di Piombino. In sostanza prima la soluzione dei problemi di bonifica di Piombino e poi eventualmente il resto. Per molte parti, esattamente, ciò che il Comitato ha sempre sostenuto. Non sappiamo se queste condizioni saranno accolte. Noi manteniamo il nostro giudizio negativo su tutta la questione per le note ragioni locali, regionali e nazionali e la consideriamo ancora una operazione senza senso ed un grande spreco di denaro pubblico, tanto più che è evidente ormai che anche per Bagnoli non c´è più alcun vantaggio, nemmeno temporale, a legarsi alle vicende delle bonifiche di Piombino, ma in ogni caso non possiamo non denunciare il fatto evidente che da Giugno si sta ordinariamente producendo: il Comune di Piombino è retto da amministratori incompetenti, inaffidabili ed arroganti alieni da ogni discussione nel merito delle questioni Potremmo, però, sempre ricrederci e per questo li invitiamo a metterci nelle condizioni di farlo: cancellino ogni accordo e si mettano con impegno a tracciare un percorso e ad approvare programmi con tutti i soggetti istituzionali e con la gente per il risanamento ambientale e di sviluppo del nostro territorio. In questo caso saremo disposti a dare il nostro apporto disinteressato, quello che in questi mesi insieme alla popolazione abbiamo dato e che ci è stato sempre rifiutato.


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