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Risponde il figlio della signora "abbandonata"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 24 giugno 2003

Vi prego di pubblicare sul Vostro quotidiano on line alcune precisazioni inerenti l'articolo dei Verdi Arcipelago Toscano dal titolo: SINDACI MEDICI, VI INTERESSANO SOLO I METRI CUBI? Tengo a precisare che sono lontano da qualsiasi polemica sui medici,Adi e strutture sanitarie, in altro modo però mi vedo diretto interessato perchè mi riconosco nell'articolo come figlio della signora citata, e tengo a puntualizzare alcune precisazioni sulle inesattezze dell'articolo. Prima di tutto la "signora di età immaginabile" che cura da sola il marito non è sola ma aiutata da me, perchè abito nella stessa casa e la aiuto in quanto mi è possibile, quindi non è proprio abbandonata come si fa intendere nell'articolo. Aggiungo inoltre che il Medico di famiglia segue la signora e il marito da anni con cura e professionalità, e prende quindi le sue decisioni sempre in pieno accordo con la famiglia. Quindi consiglio ai Signori dell'Associazione Verdi Arcipelago Toscano prima di scrivere cose che non rispecchiano la verità, o riportate da chiacchere di condominio, di informarsi meglio o magari chiedere ai diretti interessati. Riccardo Santini La smentita di un fatto increscioso è un fatto positivo, va salutata come una buona notizia. Pur non avendo nessuna diretta responsabilità in merito alla disinformazione creatasi sul caso, chiediamo scusa a Riccardo Santini, non perchè ce lo imponga qualche norma, ma perchè conoscendolo da oltre un quarto di secolo come persona generosa e sensibile, comprendiamo quanto disappunto può avergli creato leggere una versione distorta di una vicenda che lo riguarda. Aggiungiamo poi che se avessimo saputo che della sua famiglia si trattava, senza bisogno di verifiche, avremo avvertito noi gli amici "Verdi" (che non erano certo animati da cattivi sentimenti) che stavano prendendo un colossale granchio. Riccardo è una persona seria su cui si può contare come amico e come compagno di lavoro, figuriamoci se non ci si può contare come figlio. E ci scusiamo anche col medico, che se gode della fiducia del nostro amico, per la proprietà transitiva della fiducia, gode pure della nostra.