Uffa, non c’eravamo abituati a tutta questa popolarità, a perplimerci prendendo atto che ci leggono persone che non avremmo mai pensato, ad avere un numero crescente di occhi sulle righe, e quindi potenziali critici attenti allo scivolone semantico (l’assessore però provoca slavine sintattiche) all’incasinamento ortografico da sonno, alla consecutio a prepuzio, neanche fossimo il consigliere. Che poi ci capita di avere una cosa che non avremmo sognato di avere e cioè gli esegeti (consulente non è una malattia parassitaria: maremma maiala c’ho l’aranci pieni d’esegeti! ) quelli che ci interpretano anche oltre lo scritto. E così stamani riceviamo una telefonata di uno che dall’altra parte del filo afferma: “Ehhh ora s’è capito per chi tiri la volata!” E con il tono è quello di chi pensa: “Boia deh! Come so’furbo!” ci spiega che quella citazione, per lui forzosa, di Nunzio Marotti nell’ “A Sciambere” di ieri, sarebbe da leggersi come una netta scelta di campo, abbiamo deciso di sostenerlo come Sindaco. A nulla vale il nostro protestare che quello é un ragionamento a culo di rondone, e che equivale a dire: “Mi piace il gelato perché la tu’ nonna era zoppa!”. Niente, l’interlocutore rimane saldo nelle sue convinzioni. Dobbiamo rimediare. Abbiamo deciso che per “par condicio”, a partire da Roberto Peria, inviteremo tutti i candidati candidati (non è un errore) del centrosinistra, a passeggiare con noi avanti e indietro dal bar di Elvio fino al Palazzo della Provincia, in attesa di incrociare un qualsiasi amministratore del centrodestra che spari una favata equipollente a quella del Bertucci. E’ un’impresa difficile, ma non impossibile, dato l’alto tasso di amministratori per metro quadro espressi dall’Elba (e dato anche l’alto tasso di favata)