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A Sciambere della SmobyLITAZIONE e della coerenza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 14 dicembre 2007

Caro Zio, ho letto il tuo appassionato ( come sempre ) "A sciambere" di giovedì sulla triste vicenda Moby, nella quale ti sei unito, voce un pò fuori dal coro (come sempre), alle tante alzate di scudi su stampa e blog locali. Approfitto, come ho fatto in altre sedi, per esprimere la mia solidarieta'a tutti coloro che debbono obtorto collo trasferirsi a Genova o Milano, che tradotto significa licenziamento, o più tecnicamente dimissioni. A loro, tutti miei amici, la solidarieta'di chi sa cosa vuol dire stare senza lavoro, per i motivi più fetidi, non certo per la propria negligenza. Non entro nel merito della questione, avendo inviato al dott Onorato le mie opinioni in forma privata, comunque consultabili anche sul mio blog. Mi preme però ribadire il mio stupore quando Zio Sergio invoca una coerenza per chi, dopo aver preso a pesci in faccia l'Armatore, chiede allo stesso di mettersi una mano sul cuore, o nelle vicinanze al portafoglio, per fare un passo indietro su questa sua drammatica decisione. Vorrei chiedere al signor Rossi se al giorno d'oggi, nel mondo, in Italia o all'Elba, la parola coerenza abbia ancora una valenza , o se debba proprio essere tolta dal vocabolario, visto che da decenni non viene più usata o apprezzata. Esiste una "coerenza" in un Italia dove da un giorno a un altro si scinde un partito e se ne fonda uno nuovo senza neanche avvertire i sedicenti milioni di fedelissimi? Esiste una coerenza quando da un giorno a un altro ci si allea con il mortale nemico mangiabambini per meri interessi elettorali? E cosi'via scendendo in un Italia che aveva fatto della lotta al precariato e alla povertà la sua parola d'ordine, in un mondo della stampa e dell'informazione, dal più piccolo al più grande giornalista , che nega la realtà di editti bulgari, che piange feretri di mortali nemici, che tace sulle notizie che potrebbero ferire il padrone ( Dal Tg 5 al più piccolo tg locale ), in un mondo dello sport che elegge Moggi come suo idolo? Esiste coerenza in un mondo della chiesa che non si denuncia i propri pedofili ma punta il dito contro chi pubblicizza il preservativo , e rinuncia a vedere i 15.000 bambini morti quotidianamente in Africa per inveire contro le coppie di fatto? Visto che si fanno tante raccolte di firme, vere o false, facciamone una per l'abolizione di questo termine, COERENZA , usato sempre a sproposito , e magari sostituiamolo con "servi del padrone" , che magari suonera'meno pomposo, ma almeno si capisce di che, e di chi ,si parla. Caro Zio, tu sei uno dei pochi che può usarlo questo termine, ma tra i tuoi lettori, anche tra quelli che dicono di non leggerti mai, quanti capiranno che vuol dire? ..con COERENZA, tuo nipote Mauro. Caro Mauro Cerchiamo di parlare di un problema alla volta altrimenti il rischio è quello di fare “una testa come un mauriello” a tutti, e partiamo dall’incomincio. Lo spostamento degli uffici della Moby dall’Elba a Milano danneggia l’Elba perché: a) si porranno per un bel po’ di lavoratori isolani dei problemi drammatici connessi per chi volesse mantenere il lavoro alla necessità di emigrare, magari con nucleo familiare al seguito, o senza la possibilità di tener unite le famiglie; b) ci sarà una ricaduta economica negativa per l’economia locale dovuta alla sottrazione di decine di stipendi al monte-salari elbano. Il denaro proveniente da Moby, che in buona parte è accumulato gestendo la risorsa “rotta per l’Elba”, che più pubblica non potrebbe essere, sarà speso in quantità minore all’Elba; c) ci sarà una ricaduta negativa d’immagine per l’Elba, che non sappiamo quanto abbia beneficiato della localizzazione elbana di Moby, ma che sicuramente non sarà migliorata dalla smobyilitazione. Leggo (senza intervenirci) il dibattito sulle vere cause della trasmigrazione padana nel quale si è fatto sentire il mobyologo Bruno, al quale sono molto affezionato, ed altri e nel quale in relazione al “movente” si è affacciato di tutto: da pure esigenze del libero mercato ad una ripicca del baleniero nei confronti della classe dirigente elbana rea di snobbarlo e di fargli pure la guerra. Io ho detto un’altra cosa: ho detto che in questa occasione i fautori del libero mercato che più libero non si può, quelli che hanno polluzioni e perfino orgasmi completi quando Berlusconi parla di “libertà d’intrapresa” devono nell’occasione starsene PER COERENZA “zitti come li topi” non possono protestare contro la libera decisione di un liberissimo imprenditore in un liberissimo mercato. A costoro per coerenza non ho chiesto col cappello in mano di mettersi una mano sul cuore, ho chiesto di chetarsi, proprio perché sono i fautori di un sistema economico che nel nostro paese (dati appresi stasera, ha determinato una crescita dei redditi dell’impresa del 90% contro il + 5% dei dipendenti. E l’ho detto perché penso che il liberismo liberista che i suoi santoni considerano la panacea autoregolamentante dei mali economici del mondo, sia, alla prova storica dei fatti, proprio un pensiero economico-sociale troglodita e di merda, un cavallo pazzo che porta la parte di unamità che ha in sella dove cazzo vuole lui e massacra a zoccolate quelli che stanno a terra in basso. Circa poi la questione della coerenza e della sua diffusione nella società mi permetto di farti una similitudine marittima: diciamo che quando si è incoerenti si è anche un po’ stronzi e diciamo che le persone coerenti (che non significa appariscenti anzi) sono decisamente più compatte e pesanti come “mazzere” (grossi sassi per i non ilvati) . Se tu per esempio un giorno andassi sulla punta del Gallo e stioccassi in mare un carico misto composto da una camiata di mazzere, ed un pitale pieno di stronzi, oltre a prenderti un sacrosanto verbale dalla Capitaneria di Porto otterresti un altro effetto: di lì a poco chi guardasse quella porziuncola di mare osserverebbe: “Madonna quanti stronzi c’è a gallo!” e pure se l’acqua fosse chiara come uno specchio nessuno o quasi si porrebbe la domanda “oh quelle mazzere sul fondo come ci so’ arrivate?” Per prima cosa noi vediamo chi è apparenza, chi galleggia come i sugheri, i pezzi di polistirolo e appunto …. Ma i coerenti, gli onesti quelli che tirano la carretta, “le mazzere”, sono la netta maggioranza, ed hanno bisogno di buona amministrazione, che è come dire una buona politica, non hanno bisogno di populisti alla Grillo né di populisti alla Berlusconi, la politica può essere passione, spettacolo mai, guittate ancor meno. Lo sai Mauro io sono “ottimista alla lunga” e penso pure che coerenza, tolleranza, onestà non siano campi in cui distinguersi, devono essere basi di una nuova normalità, debbono essere la regola, non un peculiare pregio di questo e di quello. Devono essere le basi irrinunciabili su cui costruire una politica.


palazzo uffici moby

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