Nuova vittoria africana per il portacolori dell'Atletica Isola d'Elba, Massimo Russo; il podista longonese ha bissato il successo dell'anno scorso vincendo la seconda edizione della durissima Marathon d'Afrique in Senegal. La gara, disputatasi lungo i canonici 42,195 km della maratona, ha preso il via Venerdi 7 Dicembre dal villaggio di Rao, circa 20 km a sud di Saint Louis, antica città coloniale situata nel nord del paese a circa 300 km dalla capitale Dakar; il tracciato di gara si è sviluppato nel tipico scenario della savana africana, tra enormi baobab ed acacie, ed i concorrenti hanno dovuto affrontare un difficile terreno caratterizzato da sentieri sabbiosi molto affaticanti per le gambe avendo come unica alternativa correre fuori pista dove però il problema era rappresentato dalle spine dei cram cram, arbusti spinosi tipici delle savane i cui aculei si attaccano alle gambe e graffiano la pelle. Sin dal via l'atleta elbano ha preferito impostare la gara con prudenza, forte dell'esperienza dell'anno precedente, ed ha allungato il passo solo dopo il primo water point, per giungere poi al metà gara con alcuni minuti di vantaggio sugli inseguitori. Proprio dal gruppo degli inseguitori pochi minuti dopo è scaturito l'evento che ha cambiato il volto della gara; il secondo in classifica, che aveva un centinaio di metri di vantaggio sugli altri concorrenti, non notava uno dei segnali che indicavano la giusta direzione e prendeva un sentiero sbagliato, raggiunto dopo poco dagli altri che lo seguivano a vista. Il gruppo composto da sei concorrenti si accorgeva dopo circa mezz'ora di essere fuori pista e dopo alcuni tentativi andati a vuoto riusciva a rientrare sul percorso con ormai oltre un'ora di ritardo, vanificando così ogni tentativo di agganciare il primo in classifica. Russo veniva a conoscenza dell'accaduto in prossimità dell'ultimo water point, e avuto assicurazioni riguardo alle condizioni degli altri concorrenti, proseguiva la gara a ritmo ridotto evitando di assumere rischi, tanto più che la temperatura in quel momento era salita vertiginosamente andando a sfiorare i 38 gradi con l'aggiunta di un forte vento secco carico di sabbia proveniente dalla Mauritania. Successivamente altri concorrenti in altre zone della gara sbagliavano percorso costringendo gli organizzatori ad un lavoro supplementare di ricerca e di verifica delle condizioni degli stessi; alcuni di loro decidevano di non proseguire la gara ritenendo di non poter affrontare lo sforzo supplementare dovuto ai kilometri ulteriori percorsi. Russo poteva così terminare la gara in relativa tranquillità con il tempo di 3h26', con il secondo classificato, Maurizio Mandola, che chiudeva in 4h56' a causa dell'errore di percorso; gara femminile alla croata Mirjana Kmacic, anche lei ritardata da un errore, che ha chiuso in 4h55'. Buona chiusura di anno agonistico quindi per Russo, che anche quest'anno si è aggiudicato due gare africane, oltre al Senegal infatti aveva già vinto a Luglio la 100 miglia della Namibia, con l'unico neo purtroppo di essersi dovuto fermare alla Chott marathon in Tunisia a causa di un'infezione intestinale mentre si trovava in seconda posizione ad oltre metà gara.
Massimo Russo maratona