Che la presentazione di oggi avvenga all'inizio della nuova programmazione europea 2007/2013, è di buon auspicio circa la possibilità di dare continuità all' importante lavoro svolto con Secur Med, così da prefigurare l' avvio di una fase due che preveda, eventualmente, il coinvolgimento di altre isole del Mediterraneo mantenendo la Regione Liguria, a cui va il nostro più sincero apprezzamento, quale capofila del progetto e la Regione Toscana quale partner. E' un augurio che sorge spontaneo, a partire dall' impegno profuso come partner regionale, consapevoli dei buoni risultati conseguiti e di un lavoro che è solo l' inizio di una 'messa in sicurezza' dei nostri mari, solcati da una consistente quantità di merci e persone, un traffico già intenso e strordinario nel periodo estivo ma destinato a crescere in tempi brevi con l' attivazione del progetto nazionale 'Bagnoli' su Piombino e, in prospettiva, con lo sviluppo delle cosiddette 'autostrade del mare ' . Grazie al progetto Secur Med, siamo oggi più documentati e informati sulle problematiche relative alla sicurezza dei collegamenti marittimi che riguardano le isole dello spazio Medocc; siamo anche quindi maggiormente in grado di prevenire rischi di inquinamento da incidenti ed errori o comportamenti criminali. Che ve ne sia la necessità, lo dimostrano i ricorrenti episodi- anche piuttosto gravi ed estesi - di inquinamento da idrocarburi che hanno lambito l' isola di Pianosa, l' Elba ed altre zone di mare racchiuse nel Santuario dei Cetacei. C' è bisogno, pertanto, di dare continuità a questo impegno di prevenzione e repressione, di attrezzarci in maniera ordinaria ed efficace con l' obiettivo di intervenire fattivamente e rapidamente per la sicurezza della navigazione e dell' ecosistema ( penso al controllo satellitare, ad esempio, o alla necessità di dotarci di un mezzo antincendio adeguato alla situazione o ad un potenziamento dei mezzi a disposizione della Guardia Costiera ). Lo strumento principale per per fare ciò, per le caratteristiche stesse della nostra insularità , siamo convinti debba essere la partecipazione a nuovi progetti europei di cooperazione, sia per rendere meno 'isolati' i nostri territori che per un reciproco scambio, in ambito mediterraneo, di esperienze diverse e per questo utili a migliorare le nostre e le altrui capacità operative e progettuali . Per tutte queste ragioni siamo quindi interessati e disponibili , in quanto Ente comprensoriale, a partecipare come partner della Regione Toscana ad un nuovo progetto che sia la continuazione di quello da poco concluso. In tal senso, l' Arcipelago è fortemente interessato a mettere in pratica lo studio di fattibilità che abbiamo presentato in Secur Med, per un collegamento marittimo tra le isole dell' Arcipelago e tra i diversi porti e approdi elbani. Mettere in sicurezza ed a norma le infrastrutture ricettive delle nostre isole al traffico passeggeri, quindi con mezzi agili e veloci, può infatti consentire quel collegamento diretto tra le diverse parti di un territorio unitario che, anche a causa di queste difficoltà di collegamento, non riesce a far scattare quell' “ effetto sistema” che assume una valenza insieme sociale, culturale ed economica, essenziale per le prospettive di sviluppo turistico e per la stessa qualità della vita delle popolazioni residenti. Non a caso il Parlamento Europeo ha approvato, in proposito, nel marzo scorso, una risoluzione nella quale si precisa che l' insularità costituisce “una caratteristica geoculturale che potrebbe essere sfruttata mediante una strategia per lo sviluppo“, ma anche un “ handicap permanente che rende la situazione ancora più difficile per quanto riguarda la competività di queste regioni”. Dopo aver invitato la Commissione ad esplorare, nell'ambito dei programmi operativi, ogni via al fine di attuare misure relative alle opere infrastrutturali che sono “così tanto necessarie”, il Parlamento Europeo ha inoltre sottolineato che “migliori collegamenti di trasporto dovrebbero costituire una priorità in tale settore “ e che “l'approccio transettoriale all' attuazione delle politiche comunitarie venga applicato soprattutto alle isole in quanto parte fondamentale della dimensione marittima europea”. Al riguardo, si richiama in particolare l' attenzione sulle isole minori, lontane dai grandi centri abitati, che incontrano difficoltà in materia di accesso e di prestazioni di servizi e hanno costi più elevati soprattutto in merito ai trasporti, trovandosi quindi in una situazione di svantaggio competitivo. Sono convinto che questo ragionamento valga per l' insieme delle località dell' Alto Tirreno e del Mediterraneo in generale e che quindi vi siano le condizioni per continuare la positiva esperienza fin qui avviata.
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