"Errare è umano ma perseverare è diabolico". Ci risiamo, sempre in occasione dei periodi di vacanza o festività si ripropone un accordo per portare a Piombino i fanghi di Bagnoli. Si dice che questo nuovo accordo è sostanzialmente uguale al vecchio accordo, migliorativo in alcune parti, soprattutto nel fatto che questi fanghi non saranno stoccati e trattati a Piombino. Verranno messi direttamente in vasca, così come sono, in virtù di un decreto legge non ancora convertito che consente di innalzare i limiti di accettabilità. Questo non ci sembra affatto un miglioramento. Si preannuncia che conterrà "un richiamo specifico all'intesa sulle bonifiche del sito di Piombino che verrà definita con il ministero dello sviluppo economico". Quindi una politica dei due tempi; la certezza che arrivano i fanghi e impegni vaghi che non implicano impegni reali per i rifiuti industriali accumulati dentro il perimetro della Lucchini. La Legambiente ha già preannunciato che per la Lucchini si prospettano programmi in cui non c'è una soluzione certa di collocamento di questi rifiuti. Si persevera nel voler sperperare decine di milioni di euro per il trasporto di rifiuti da Bagnoli in un territorio che ne ha in abbondanza e ampliamente esuberanti qualsiasi necessità di reimpiego in qualsiasi opera pubblica. Si sottraggono così preziose risorse economiche disponibili per le varie zone da bonificare in Italia ma anche nel sito di Bagnoli e Piombino. Aver stornato in questo caso venti milioni di euro dal bilancio nazionale di fondi destinati alle energie rinnovabili per destinarli all'accordo Piombino- Bagnoli e quindi sprecarli più del doppio (44 milioni) per bruciare energia fossile nel trasporto dei fanghi è una soluzione aberrante per un ministero che dovrebbe preoccuparsi dell'ambiente.
Bagnoli Napoli