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La lista Civica Marinese scrive alla Regione ed alla Provincia sul "Saint Claire"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 07 dicembre 2007

I consiglieri del gruppo Lista Civica per Marciana Marina hanno inviato una lettera al Presidente della regione e al Presidente della Provincia per "evitare che in applicazione di uno strumento urbanistico si compiano atti illegittimi in materia turistica e commerciale" ed invitano ad attuare provvedimenti per impedire "il frazionamento catastale dell'immobile e la vendita per singole unità abitative". Eccone il testo integrale della nota: Il consiglio comunale di Marciana Marina ha adottato con deliberazione n. 15 del 02 marzo 2007 il Piano di Recupero ad iniziativa privata dell’hotel residence saint Claire in conformità a quanto previsto dall’art. 59 delle NTA del RU. Gli interventi proposti prevedono “…la riorganizzazione di tutte le unità abitative mediante riorganizzazione e accorpamenti di spazi ed aree limitrofe interne alla struttura oppure mediante fusione di unità residenziali vicine…” (Relazione generale del Piano di recupero pagg 8-9). Si tratta quindi di interventi urbanistici modesti che non comportano aumento di superficie, aumento di volume, modifiche esterne. Non configurano neppure cambio di destinazione d’uso come affermato dal Sindaco in risposta scritta ad una nostra interrogazione (Protocollo 10772 del 19 ottobre 2007). Nel complesso gli interventi proposti si qualificano sul piano urbanistico come una semplice ristrutturazione edilizia autorizzabile in via diretta dall’ufficio tecnico comunale e per i quali il Piano di Recupero non costituisce strumento obbligatorio. Sarebbe discutibile la competenza del Consiglio a trattare tale argomento, ma sul piano urbanistico si tratta di ben poca cosa per cui ben si capisce come il piano attuativo, trasmesso alla Provincia ai sensi dell’art. 69 della LR 1/2005, non abbia dato luogo a nessuna osservazione da parte dell’Ente e sia stato approvato in via definitiva dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del 22 novembre 2007. Il piano di recupero approvato contiene tuttavia una serie di disposizioni in materia turistica e commerciale che potrebbero dar luogo in futuro a possibili illeciti. Il Piano prevede che “…le singole unità immobiliari…possano essere cedute separatamente a soggetti terzi” (Relazione generale al Piano di recupero pag 10). Questa previsione è in contrasto con quanto stabilito dalla deliberazione GR 289/2007 per cui le residenze turistico-alberghiere (come appunto il Saint Claire) “…non possono essere considerate una sommatoria i unità abitative con destinazioni ed uso autonomi tali da determinare una situazione analoga a quella di un privato condominio: l’immobile sede di una RTA deve pertanto avere i requisiti ed essere considerato come un organismo edilizio unico e indivisibile”. Ne consegue, a nostro giudizio che la norma del Piano di recupero che consente la cessione separata delle singole unità abitative farebbe perdere all’immobile, al momento del frazionamento e della vendita, quelle caratteristiche di struttura unitaria propria di una RTA trasformandolo in una struttura residenziale. La citata deliberazione della Giunta Regionale 289/2007 ricorda che dal punto di vista commerciale l’illecito utilizzo comporta “..l’avvio del procedimento di cessazione dell’attività (ai sensi dell’articolo 41 della l.r.. 42/2000 e successive modificazioni) e l’applicazione della relativa sanzione amministrativa di cui all’articolo 42, nonché delle specifiche sanzioni in materia di classificazione delle strutture ricettive (articolo 42) e in materia di pubblicità dei prezzi delle attrezzature e dei servizi ricettivi (articolo 80)…”. Mentre dal punto di vista urbanistico l’articolo 133 della LRT 1/2005 definisce “variazioni essenziali al progetto approvato le opere abusivamente eseguite nel corso dei lavori quando si verifichi […] un mutamento della destinazione d'uso che implichi altra destinazione non consentita dallo strumento della pianificazione territoriale ovvero dagli atti di governo del territorio vigenti o adottati.” Sebbene la trasformazione da turistico-ricettivo a residenziale sia ammessa dall’art. 59 delle NTA del RU del Comune di Marciana Marina per l’area su cui insiste il residence Saint Claire, la creazione di unità abitative di 28 mq sarebbe in contrasto con l’allegato 5 del regolamento edilizio che fissa in 48 mq la superficie minima degli alloggi. Non a caso il parere di legittimità del responsabile dell’UTC, allegato alla delibera recita: “ parere favorevole salvo verifica al momento della presentazione della DIA o del permesso a costruire delle superfici minime previste per ogni singola parte delle unità abitative facenti parte del complesso Residence Saint Claire”. . Facciamo presente che una operazione commerciale di questo tipo costituirebbe un pericoloso precedente non solo per il nostro comune ma per tutto il territorio provinciale e regionale consentendo di operare la trasformazione di alberghi in miniappartamenti anche in aree vincolate a destinazione turistico-ricettiva. Alla luce di quanto sopra esposto i sottoscritti avevano proposto un emendamento per stralciare dal Piano di recupero tutte le parti che contenevano disposizioni in materia turistica e commerciale, ma tale emendamento non è stato accolto dalla Giunta. Con questa lettera rivolgiamo un invito ai presidenti della Giunta Regionale e della Giunta Provinciale, affinché nell’ambito delle proprie competenze attuino tutti i provvedimenti necessari ad evitare che in applicazione di uno strumento urbanistico si compiano atti illegittimi in materia turistica e commerciale. In particolare, alla luce di quanto sopra argomentato, crediamo necessario che si impedisca il frazionamento catastale dell’immobile e la sua vendita per singole unità abitative. Lista Civica Per Marciana Marina Gruppo di Minoranza Consiliare Cristiano Adriani Alberto De Fusco Umberto Mazzantini Cristina Terreni


marciana marina volo striscia grande

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