La Libecciata: Disagi in mare e danni a terra
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 04 dicembre 2007
Quella del 3 Dicembre non è la più classica delle libecciate (quella che come dicono i marinai “va di quarantotto in quarantotto” cioè soffia per due o per quattro giorni) ma si è fatta e si sta facendo ancora sentire. “L’Arcipelago è stato battuto da un vento che ha raggiunto i 40 nodi con punte di 45 nodi – sintetizza il Comandante della Capitaneria di Porto del capoluogo elbano Nerio Busdraghi – da segnalare che al porto, come qualche settimana fa, è finito di nuovo in mare il grande cancello scorrevole della Autorità Portuale. Quanto ai collegamenti i traghetti hanno accumulato ritardi, costretti com’erano ad allungare la rotta, poi alle 14 la Moby Lines ha interrotto le sue corse, la Toremar dopo una breve interruzione ha ripreso a viaggiare. Ma le difficoltà maggiori – riprende l’Ufficiale - si sono registrate per gli accosti al Porto di Piombino. Proprio in queste ore (sono le 19) dovremmo essere alla punta massima, ora il vento dovrebbe iniziare a ruotare verso il quadrante settentrionale ed a calare ..” Tutto sommato i maggiori danni il libeccio pare averli fatti a terra . La squadra dei Vigili del Fuoco uscita alle 12.40 è passata senza soluzione di continuità da un intervento ad un altro a partire da una sterpaglia che era andata a fuoco a Madonna delle Grazie nel capoliverese e che ha impegnato per due ore pompieri e volontari per la Novac ed a seguire interventi a Carpani per una vecchia antenna pericolante in Via Manganaro per rimuovere una grondaia all'Albereto ed in Viale Tesei di Portoferraio per due lamiere sganciatesi dagli ancoraggi delle coperture che minacciavano anch’esse di cadere, a San Piero dove sono al momento impegnati per un alto lampione del parcheggio, anch’esso da “aiutare” a venire giù in sicurezza. Ma sono operativi anche i Tecnici della Provincia che oltre il consueto lavoro di rimozione di ramaglie e pietre disgaggiatesi dalle scarpate sono dovuti intervenire presso Marciana Marina per liberare la carreggiata stradale da un albero che vi si era abbattuto.
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