Il Consiglio Comunale di Portoferraio, riunito in seduta straordinaria il 28 novembre 2007, PRENDE ATTO della comunicazione del Comitato Elbano Professionisti Contabili in merito alla ventilata chiusura dell'Agenzia delle Entrate; ESPRIME CONDIVISIONE per le argomentazioni del Comitato; RIBADISCE la contrarietà all'ipotesi di chiusura dell'ufficio di Portoferraio dell'Agenzia delle Entrate; SI IMPEGNA a intraprendere ogni ulteriore utile iniziativa per il mantenimento dell'ufficio di Portoferraio dell'Agenzia delle Entrate. Il Comune di Portoferraio ****************** Di seguito il documento del Comitato Elbano Professionisti Contabili. Con la presente intendiamo porre all’attenzione delle Istituzionali locali e dell’intera comunità elbana la paventata soppressione della sede locale dell’Agenzia delle Entrate. Circa la chiusura di tale ufficio, a smentite ufficiali si contrappongono conferme ufficiose. Invero, a rassicurazioni di non esistenza di alcun progetto di soppressione pervenute nello scorso mese di settembre al Presidente della Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano dalla Direzione Generale delle Entrate, fanno eco le informazioni raccolte nel successivo mese di ottobre dai nostri organi professionali presso la Direzione Regionale delle Entrate che mettono in evidenza tutt’altra volontà, ossia l’intenzione di sopprimere, sostanzialmente, l’Agenzia delle Entrate di Portoferraio, con il trasferimento ad altro ufficio (o Piombino o Livorno) della competenza per il territorio elbano ed il mantenimento in loco dei soli servizi di “front office”. Sembra quindi che l’Ufficio di Portoferraio sia destinato a subire la sorte di quello di Massa Marittima che, soppresso dal 1° di ottobre scorso, è stato sostituito da “uno sportello decentrato” presso il quale vengono erogati servizi minimi. Se ciò dovesse accadere, le conseguenze per la collettività elbana potrebbero essere veramente gravi: - inevitabili disagi per i contribuenti costretti a continui trasferimenti sul continente anche per singole e minime pratiche, con dispendio di tempo ed energie (le difficoltà nei collegamenti sono ben note a tutti); - lievitazione dei costi per l’utenza per spese viaggio e per compensi per assistenza tecnica; - difficoltà a relazionarsi con il nuovo Ufficio in considerazione della scarsa conoscenza che questi avrebbe della realtà isolana. Basti pensare a quelle pratiche di valutazione degli immobili, dove la conoscenza dei luoghi è fondamentale; - maggiori difficoltà per i contribuenti elbani anche nel risolvere piccoli problemi che, se non trattati nel rispetto dei termini previsti (che le distanze rendono più difficile osservare), potrebbero dar vita ad un contenzioso con conseguente inutile appesantimento della macchina tributaria, ma che potrebbero anche tradursi in una rinuncia da parte del mal capitato alla difesa dei propri diritti (si pensi ad esempio alle c.d. “cartelle pazze”), con palese violazione dei principi generali di giustizia. Siamo inoltre convinti che la soppressione dell’Ufficio non gioverebbe neppure all’Amministrazione Finanziaria. Se il fine perseguito, come sembra, è quello del contenimento dei costi, la soluzione ipotizzata non appare condivisibile: i costi connessi al mantenimento della struttura, sia pure limitata allo sportello decentrato, rimarrebbero ed a questi si aggiungerebbero quelli rappresentati dall’incremento delle indennità di missione da corrispondere al personale incaricato delle verifiche sul territorio. La loro durata subirebbe un inevitabile allungamento, anche in considerazione dei tempi per i necessari trasferimenti. Siamo convinti che per l’Amministrazione Finanziaria sarebbe economicamente più conveniente un potenziamento dell’ Ufficio esistente, come del resto in questo senso hanno operato, sia l’INPS, sia l’INAIL.. Di seguito si forniscono alcuni dati che meglio delle parole rappresentano la realtà dell’economia elbana: - il fatturato delle aziende locali (compresi i professionisti), desunto da stime più che attendibili, si aggira intorno a 900milioni di euro; - il rapporto aziende / abitanti per territorio si pone 1 a 7, contro la media nazionale di 1 a 14; - il rapporto abitanti / dichiarazioni presentate è pari a 2 a 1, quindi il 50% degli abitanti ha un rapporto diretto con l’Ufficio. Questi, a nostro avviso, sono numeri di tutto rispetto che rendono evidente quanto sia inopportuna la soppressione dell’Ufficio. Riteniamo infine necessario richiamare l’attenzione sulle conseguenze del venir meno di un presidio statale di legalità. Privare il territorio dell’Elba della presenza dell’Agenzia delle Entrate significherebbe anche ridurre un’attività di controllo che forme di illegalità (inquietanti per la loro natura), manifestatesi più o meno recentemente ai danni di attività commerciali, consiglierebbero, invece, di intensificare. Concludiamo facendo appello alla sensibilità degli Organi Istituzionali, affinché nell’adottare le loro decisioni inerenti la soppressione di servizi fondamentali per la collettività prendano in considerazione la specificità elbana. E’ necessario che “l’insularità” sia posta alla base e guidi ogni decisione che coinvolge il nostro territorio. Il direttivo.
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