Controcopertina: La sinistra a Capoliveri per le Aree Marine Protette
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : domenica, 22 giugno 2003
Si è svolto oggi nella sala consiliare del comune di Capoliveri, organizzato dal gruppo consiliare di Capoliveri Democratica, l’incontro sulla proposta di istituzione dell’area marina protetta intorno alle isole dell’arcipelago. Erano presenti l’Assessore provinciale Franco Franchini, Maurizio Wurtz Docente di Biologia dei Cetacei (Cetologia) del Dipartimento di Biologia dell’Università di Genova, la Dr.ssa Nadia Repetto ex direttore dell’Area Marina Protetta di Portofino, Stefano Gini Presidente della Lega Pesca. Era stato invitato alla discussione naturalmente anche il Commissario del Parco ma né lui né alcuno dei suoi consulenti ha partecipato alla riunione per illustrare la proposta avanzata e confrontare criteri e prospettive. Nell’introduzione, esposta da Milena Briano, si sono riaffermati la straordinaria vocazione ambientale e culturale delle nostre coste e del nostro mare, l’esigenza incontrovertibile di uno sviluppo sostenibile del territorio, il riconoscimento delle risorse naturali e storico-architettoniche come vere e proprie materie prime, nuovi giacimenti occupazionali per la nostra economia e si è affermata la necessità di avere una vera e propria politica del mare. Una politica che non può prescindere dal riconoscimento reciproco dei vari interlocutori come portatori di elementi di competenza e di verità tra loro complementari che, dialogando, arrivano a proposte di interesse generale per gli uomini e per l’ambiente. Stefano Gini ha ribadito le proposte già presentate concordemente con il PNAT anni or sono che agivano in un contesto che aveva come riferimento non solo piccoli interventi ma tutti gli ettari di mare protetto del Parco, proposte e progetti che intervenivano sulle modalità di gestione del territorio marino, sulle attività di pesca, sulle sue possibili conversioni, su una molteplicità di aspetti che erano stati esaminati e concertati con gli operatori del settore: non una proposta limitativa e non articolata come sembra essere oggi quella del Commissario. Il Prof. Wurtz ha invitato tutti a definire in primis obiettivi, metodi e finalità di quanto si propone perché solo così si possono stabilire corrette relazioni tra i diversi soggetti e solo così ognuno ha chiaro il suo compito e ciò che deve ottenere: ha invitato a distinguere tra risorsa intesa come concetto d’uso e patrimonio inteso come eredità di qualcosa che si lascia dopo di noi e ha ricordato come i parchi vengano visti più frequentemente nella prima accezione. Ha affermato che la conoscenza del territorio, come conoscenza scientifica, culturale e di frequentazione sono elementi imprescindibili per una progettazione seria e corretta e che il mare dell’arcipelago e i suoi abitanti, anche i cetacei del Santuario, sono strettamente legati a tutte le attività che si svolgono sulle isole e sulle terre che si affacciano sul Mediterraneo. La Dr.ssa Repetto ha portato la sua esperienza di direttore dell’Area Marina Protetta di Portofino, illustrando le modalità di istituzione di un’area marina protetta, la dislocazione delle più importanti oggi presenti, i successi e i fallimenti riscontrabili a livello italiano, l’importanza delle finalità di protezione conservazione e sviluppo, ma anche di educazione ambientale che esse implicano sulla popolazione residente, sui frequentatori e sui cittadini in generale. Sono poi intervenuti alcuni dei presenti tra i quali il Prof. Tanelli che, ricordando quanto l’attività precedente abbia cambiato il sentire comune delle genti, ha manifestato il desiderio che si continui nel lavoro di regolamentazione dell’attuale estensione di 60 mila ettari di mare protetto dal PNAT e che non ci si disperda su altre strade di nuove istituzioni quando alcuni percorsi condivisi e corretti che erano già stati intrapresi non sono stati ancora compiutamente percorsi. Dopo un intervento che dimostra estrema competenza e conoscenza dell’ambiente marino locale ma anche internazionale di Carlo Gasparri, ha concluso l’Assessore Franchini che ha significativamente riassunto le varie proposte, integrato con riflessioni sulle opportunità di sviluppo economico delle aree parco e ha annunciato che chiederà all’Amministrazione Provinciale di presentare una richiesta di convocazione della Comunità del Parco. La Comunità del Parco dovrà esprimersi sulla proposta dell’istituzione dell’Area Marina Protetta in relazione soprattutto all’abbandono di quanto già si stava perseguendo, sull’apertura ai diving dei fondali marini di Capraia alla luce della necessità di tutela dei fondali stessi e sulla necessità di dare trasparenza all’assegnazione dei servizi esterni del Parco Nazionale dell’Arcipelago; in ultimo la Comunità del Parco dovrà verificare lo stato di fatto del Piano del Parco.
Aree Marine Protette 1
aree Marine protette 2