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A Sciambere: Bisfave

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 22 giugno 2003

Un collega ha riferito qualche giorno fa che da taluni esponenti della destra elbana avrebbero affermato che Luana Rovini, giornalista del Tirreno, avrebbe i giorni isolani ormai contati, in quanto si approssima il provvedimento del suo trasferimento ad altra sede, poiché la medesima avrebbe il vizio di raccontare un poco troppo esplicitamente quello che succede nell'isoletta felice e ".. ci hanno pensato loro..." Un’identica e più chiara minaccia riferita alla stessa persona: “Ci pensiamo noi a mandarla via quella comunista!” (noi chi?) fu mesi or sono pronunciata da un potente ma cacofonico uomo d’affari punto nel vivo, anzi nelle attività (ed il portafoglio di costui è geneticamente ricco di terminazioni nervose), ed essendo inverno, non si poteva neanche sollecitare l’applicazione dell’attenuante “colpo di sole” come nell’ultimo caso. Bene, noi crediamo che chi si mette a dire ad altri cose del genere, cioè vanti la sua possibilità, grazie a non si sa cosa, di far infliggere da un’azienda alla quale è totalmente estraneo, un provvedimento punitivo ad una dipendente rea di fare il suo mestiere e di non pensarla come lui, sia solo e soltanto una meschina bisfava lessa. Due volte fava, in primo luogo per la repellenza morale di suo supposto potere, poi fava anche perché un giornale libero (ed il Tirreno lo è, se non altro perché non è tra le avide grinfie del nano pelato) non accetterà mai diktat da satrapi oltremarini di terza fila, caso mai dopo tali pronunciamenti, vedrà di orientarsi in maniera opposta. E’ vero che così minacciando a vanvera, alla fine qualche problema a Luana questi torzoli danaruti o meno, in preda a sbornia da potere economico o potere politico potrebbero finire per crearlo: Se si rompesse di stare qui lei (che ha pure il cromosoma girovago) chi ce la schioda? In ultimo non c’entra molto (forse) ma ci viene in mente che anni fa da giovani un anziano, di fronte ad una nostra indignazione per un potente che sempre più potente e prepotente diventava, disse: “Eh .. so vecchio e tu sapessi quanti n’ho visti anda’ in su in su in su … che non si vedevano più, parecchi però l’ho anche rivisti che cascavano a piombo dentro certi laghi di merda!” Aveva ragione .. qualche anno dopo ci toccò scappare di corsa per non essere colpiti dagli schizzi