Le c.d. “barriere antiterrorismo” collocate dall'Autorità Portuale di Piombino nel parcheggio della banchina “alto fondale”, sono oggetto ormai da tempo di forti contestazioni da parte della popolazione. Tali cancellate, installate in seguito all'entrata in vigore di norme antiterrorismo fortemente volute dal Governo degli Stati Uniti, risultano assolutamente inutili dal punto di vista della sicurezza (qualunque oggetto può, ad esempio, essere tranquillamente lanciato oltre le barriere) ma stanno causando un importante danno economico e d'immagine alla nostra città. A seguito della loro posa in opera l'unico parcheggio di una certa dimensione alle porte del Centro Storico ha perso oltre 60 posti di capienza, grazie anche ad una segnaletica orizzontale e al disegno dei c.d. “stalli” fatti in maniera veramente irrazionale. Tante volte il Sindaco ha annunciato che sarebbe intervenuto per una ridefinizione dei posti presso l'Autorità Portuale, ma finora questa è risultata una delle tante vage promesse mai mantenute. Sia in Consiglio comunale (nell'agosto 2006) che in successivi pubblici interventi, il Sindaco e la Giunta avevano preso impegno di sollecitare lo spostamento delle cancellate alla radice di altri moli (il Sindaco aveva in particolare fatto riferimento al pontile Massimo) ove più razionalmente si sarebbe ottenuto un impatto visivo minore senza influire sui livelli di sicurezza. La banchina “alto fondale”, in attesa di poterla destinare all'ampliamento del porto turistico (come previsto nel programma di governo) sarebbe stata nuovamente destinata al traffico passeggeri e il parcheggio avrebbe recuperato tutta la sua capienza. I benefici sul traffico e sull'economia dei quartieri adiacenti, Ponticello e Centro Storico, sarebbero evidenti. Il Consiglio comunale venne rassicurato che tali esigenze erano ormai comprese e condivise anche dall'Autorità Portuale. Nella precedente seduta del Consiglio invece il Sindaco e la sua “abusiva” maggioranza ci hanno informato che niente cambierà. L'ennesimo dietro front dopo la cacciata di Rifondazione Comunista, argomentato con motivazioni astruse e illogiche. Crediamo che i Consiglieri comunali debbano esprimersi nuovamente sulla vicenda, imponendo alla Giunta di procedere sulla via già decisa, ovvero la rimozione delle barriere dall'attuale sede e la loro ricollocazione altrove prima della prossima primavera. Ci riserviamo pertanto di presentare durante la seduta un ordine del giorno sull'argomento da porre in votazione. I Sottoscritti Consiglieri comunali chiedono che la presente mozione venga esaminata nella prossima seduta del Consiglio comunale.
cancellate porto port security