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Delibera irregolare, si revoca il Regolamento Urbanistico a Portoferraio?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 22 giugno 2003

Ecco il testo che i gruppi di minoranza del Comune di Portoferraio hanno presentato al Sindaco in merito al nuovo Regolamento Urbanistico: "Oggetto: Deliberazione consiliare n.45 del 06/06/2003 di approvazione del Regolamento Urbanistico. Richiesta di riesame e revoca. I Sottoscritti Consiglieri comunali richiedono alla S.V. di voler inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale l’argomento di cui in oggetto. A prescindere dagli aspetti di contrasto con il Piano Strutturale e con gli strumenti di programmazione regionale e provinciale che ancora si possono riscontrare nel Regolamento urbanistico, da un esame che stiamo facendo e che stiamo per concludere emergono chiaramente i seguenti due vizi di illegittimità della delibera consiliare di approvazione: • le modifiche apportate al regolamento urbanistico adottato sono tali e tante che dovrebbero, a nostro avviso, comportare la riadozione del Regolamento e l’avvio di una nuova procedura di deposito e pubblicazione e, quindi, la riapertura dei termini per le osservazioni. • molte delle proposte di modifica della normativa, contenute nelle osservazioni, su cui la Commissione urbanistica aveva espresso parere favorevole, parere che il Consiglio, nella seduta del 06 giugno, ha confermato, non hanno poi riscontro o sono state riportate negli articoli delle norme tecniche di attuazione con testi diversi. Fiduciosi nell’accoglimento della presente richiesta, porgiamo cordiali saluti". Portoferraio, 20/06/2003 Andreoli Paolo Frangioni Massimo Fratini Giovanni Lupi Benedetto Palmieri Daniele Peria Roberto Con la richiesta che riportiamo integralmente, la battaglia della minoranza consiliare contro il Regolamento urbanistico della Giunta Ageno subisce un’ulteriore accelerazione, spostando la mira verso la legittimità della delibera di definitiva approvazione dello strumento urbanistico. In particolare il secondo dei rilievi mossi dall’opposizione sembra particolarmente pesante: il testo pubblicato (e quindi “ufficiale”) non conterrebbe alcune delle modifiche da apportare al testo originario a seguito delle osservazioni fatte proprie dalla Commissione urbanistica e, successivamente, dal Consiglio comunale. Altre osservazioni approvate sarebbero mal riportate nel documento finale. Pertanto il Regolamento urbanistico pubblicato non coinciderebbe con quello approvato dal Consiglio comunale. La cosa assume una particolare gravità non solo sul piano formale, ma anche su quello politico. La maggioranza di centro destra non aveva infatti accettato la stragrande maggioranza delle osservazioni presentate da cittadini, categorie, comitati, associazioni, etc. Se quelle poche approvate non sono poi state recepite nel documento finale, nei fatti il Regolamento urbanistico che tra poco avrà piena efficacia (fatti salvi eventuali ricorsi al T.A.R.) è quello originariamente voluto dalla giunta Ageno. Se il mancato recepimento delle osservazioni approvate fosse dovuto ad una precisa volontà, ci troveremmo di fronte ad un fatto di gravità estrema, di un vero e proprio stravolgimento della volontà del Consiglio comunale. Se si tratta di un mero errore “tecnico”, a nostro modesto parere, la gravità non sarebbe minore: la pubblicazione di un Piano urbanistico con errori materiali che si concretizzano in uno stravolgimento, seppur parziale, dei contenuti normativi è fatto assai grave, non una semplice leggerezza.


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