Con provvedimento del 5 luglio 2007, il Sindaco ha nominato "il gruppo consultivo dell'ornato", formato da cinque membri della giunta più il Sindaco in qualità di Presidente. Probabilmente molti di voi non sono a conoscenza di che cosa sia il gruppo consultivo dell'ornato. E' un organo il cui parere consultivo obbligatorio ma non vincolante è espresso, preventivamente a quello dell'ufficio tecnico e di tutti gli altri organi comunali (e non), su tutto ciò che riguarda l'edilizia privata e non solo: dalla tipologia di edilizia, ai materiali di costruzione adottati, alle sistemazioni esterne e i suoli pubblici e privati, alla piantumazione e pavimentazione, fino alle tende, insegne e bacheche e quanto altro costituisca visibilità commerciale di qualsiasi genere e tipo, insomma tutto. La commissione dell'rnato non è un organo la cui istituzione è prevista obbligatoriamente dalla legge sugli enti locali, infatti sono pochissimi i comuni in Italia che hanno istituito questa commissione e laddove è stato fatto ha ben altre caratteristiche e regolamentazioni. Un esempio per tutti il comune di Caorle (VE) ha ritenuto di procedere alle nomine della commissione dell'Ornato disciplinando con regolamento che la sua composizione fosse strettamente tecnica avvalendosi di professionisti laureati in ingegneria, architettura e lauree equipollenti. Un organo tecnico, quindi, in piena osservanza della legge Bassanini sulla separazione dei ruoli. L'istituzione della commissione dell'ornato dal punto di vista amministrativo non fa altro che prolungare i termini del procedimento amministrativo nell'approvazione di qualsiasi tipo di pratica, in netto contrasto con la tendenza da parte della pubblica amministrazione allo snellimento di qualsiasi procedimento amministrativo. Sepolta la vecchia commissione edilizia, ecco rinascere la commissione dell'ornato che è la copia esatta della commissione edilizia nella sua versione illegittima per composizione come sopra specificato. In realtà questa composizione riguarda in particolare il Comune di Porto azzurro, in quanto come si e' sopra detto altri comuni hanno fatto scelte diverse. In realtà noi non abbiamo capito ove risieda la necessità di istituire la commissione dell'ornato, se non per motivi strettamente politici, in presenza di un regolamento urbanistico che già disciplina lo sviluppo edilizio del paese con regole precise cui si demanda all'ufficio tecnico la corretta applicazione come avviene nella stragrande maggioranza dei comuni italiani anche di considerevoli dimensioni. Il Sindaco del Comune di Porto Azzurro invece ha ritenuto già dal lontano 2004 con delibera n. 47 e relativo allegato, di istituire la commissione dell'ornato sentendo l'esigenza (come evidenziato nella premessa della delibera stessa) di essere messo a conoscenza delle pratiche che dal punto di vista edilizio ed urbanistico sfuggono al vaglio dell'amministrazione grazie alla legge Bassanini. Praticamente, a nulla e' servita la legge Bassanini che ha puntato sulla netta differenziazione dei ruoli ( politico e tecnico) nella nuova figura dell'ente locale. Precedentemente alla legge Bassanini su tale punto si e' pronunciato il Consiglio di Stato che ha espresso parere negativo sulla presenza di organi politici nelle commissioni edilizie, stesso orientamento ha avuto il TAR del Piemonte nel 2005, seguito subito dopo dal Ministero dell'Interno sulla definitiva inammissibilità ed illegittimità di organi tecnici composti o partecipati da soggetti elettivi.
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