A causa del maltempo si sono concluse anticipatamente le rilevazioni sul relitto romano dei dolia di Marciana Marina. E' comunque stata una bellissima esperienza che riprenderà in primavera per fare luce su uno dei più completi relitti che il nostro mare conservi e che potrà svelare presto i suoi segreti. Sotto la direzione della dottoressa Pamela Gambogi, funzionario presso la Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, e per espressa volontà dell'Amministrazione comunale di Marciana Marina e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha preso corpo la prima vera campagna di esplorazione e scavo della nave oneraria - ora ribattezzata relitto romano dei dolia di Marciana Marina - affondata circa duemila anni fa a pochi metri di distanza dalla Punta del Nasuto. Una risorsa da valorizzare, che fin dall'inizio ha rappresentato per l'Amministrazione marinese un traguardo qualificante. "Avevamo illustrato il progetto al ministro Rutelli quest'estate, durante la sua visita all'isola d' Elba. Sapere che vicino alla nostra spiaggia della Fenicia, ma a una profondità tanto elevata (circa 63 metri) da renderlo inaccessibile ai normali sub, giace un tesoro di inestimabile valore scientifico, ha rappresentato per noi fin dal primo momento un obiettivo per garantire alla fruizione pubblica, a Marciana Marina e all'Elba intera un vero e proprio tesoro. Un tesoro unico nel suo genere, colmo probabilmente di importantissimi reperti e soprattutto di straordinari dolia, integri nella loro quasi totalità. Il dolium è un orcio di notevoli dimensioni che, collocato nella stiva delle navi onerarie, in epoca antica veniva riempito di vino, granaglie o altri generi alimentari. Il ritrovamento di una grande nave da carico nei nostri mari testimonia l'importanza che l'isola d' Elba ricopriva lungo le tratte bimillenarie dei commerci mediterranei." E' già stato deciso anche come si intende valorizzare ciò che è stato scoperto. Il fango che copre il sito sarà semplicemente asportato per mezzo di sorbone, poi lo scafo e i reperti saranno oggetto di una sistematica campagna di rilevamenti, di fotografie, di filmati, di analisi e di studi preliminari sul posto. Al termine, nave e materiali archeologici saranno ricoperti, lasciando tutti i reperti in situ, cioè nella stessa posizione in cui il tempo li ha conservati durante i venti secoli trascorsi dal loro inabbissamento. Tutto il materiale rilevato, oltre alla documentazione originale delle fasi di recupero, a partire da quella attuale, costituirà l'area espositiva multimediale. A corredo, sarà in mostra un fedele modello del relitto, in scala 1 a 5, che sarà costruito da Sergio Spina, esperto di architettura navale. Sarà la palestra dell'attuale scuola elementare, nella disponibilità dell'Amministrazione già dal 2009, e non la Torre, poco idonea per dimensioni, a ospitare questa esposizione, ritenuta tanto innovativa già nella sua fase progettuale da aver attirato l'attenzione di una prestigiosa università spagnola per un dottorato di ricerca. Questa prima campagna di scavo sul relitto dei dolia di Marciana Marina è stato possibile grazie alla sinergia di Istituzioni, Associazioni e molte persone. Preme ricordare il sostanziale contributo del Corpo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, dell'Associazione explorer team Chimera, dell'Associazione Albergatori, del Circolo della Vela di Marciana Marina, dei Cantieri Marinesi, dell'attività artigianale Lavorazione Corallo, dell' Elba Diving Center, del Consorzio L' Elbavoglio, di ristoranti e attività commerciali, di un gran numero di marinesi che hanno prestato tempo e mezzi per organizzare al meglio un evento culturale di primo piano. Né si può dimenticare il Circolo Legambiente Arcipelago Toscano che anni fa scoprì il relitto e che, dopo che esso fu classificato e datato dall'archeologo marinese Michelangelo Zecchini sulla base di poche immagini dei dolia, dette alla stampa le prime informazioni in collaborazione con il Sindaco Giovanni Martini. E' nei pensieri dell'Amministrazione comunale la nascita di una fondazione dedicata alla conservazione dei nostri tesori storico-culturali. Chissà che questa campagna possa rappresentare l'inizio di un percorso che contribuisca a questo scopo.
Sub relitto nasuto 1 giudicelli
Sub relitto nasuto 2 dolium
Sub relitto nasuto 4 doliabis