Caro autore della vignetta sul Panda estinto all'Elba (apparsa il 7 novembre scorso e firmata PUCH), quello che rischia di estinguersi all'Elba non è certo il Panda ma tutta una lunga serie di specie animali e vegetali e il Parco nel suo complesso se non ci si decide a dare una svolta di reale conservazione nelle politiche operate nelle isole dell'Arcipelago. Il WWF da decenni si batte per questo e continuerà a farlo con proposte, proteste, azioni legali e quant'altro sarà ritenuto opportuno. Purtroppo troppo spesso si è trovato a farlo da solo o in limitata compagnia, rispetto a poteri forti, diffusi e ben ramificati, che hanno portato a quanto tutti oggi tristemente vediamo sul nostro territorio. Ciò nonostante abbiamo fatto tante battaglie e molte sono state vincenti. Il WWF ha fatto e fa questo muovendosi esclusivamente con i suoi volontari che riversano nell'Associazione energie, tempo, passione, denaro, con tutti i limiti che ciò comporta, ma anche con la forza che ciò ci dà, in particolare per l’assoluta indipendenza da interessi politici e economici e la nostra completa libertà di azione. Non sempre si può dire lo stesso di chi ha molti uomini e molti mezzi a disposizione. A qualcuno (forse neppure pochi) sicuramente piacerebbe che il WWF si estinguesse (all'Elba e non solo), ma 'purtroppo' ancora ciò non è e non lo sarà per molto. Noi andiamo avanti. Chi vuole unirsi a noi, è benvenuto. WWF Sezione Regionale Toscana il Presidente (Guido Scoccianti) Caro Presidente Atteso che dell'eventuale e poco probabile estinzione di una associazione (qual si voglia) ambientalista, non potrà certo godere un giornale piuttosto attento ai temi dell'ambiente, una vignetta è una vignetta. Crediamo quindi che abbia fatto bene ad individuare l'interlocutore nel vignettista (uno dei sette/otto che collaborano con il giornale che le assicuro sono quanto di più vario l'umanità possa offrire) cioè nell'autore del satirico sberleffo. Prendiamo atto però con un certo stupore che a contestare il modesto ribaldo sia (pur se con dieci giorni di ritardo) nientemeno che il presidente regionale dell'associazione. Poco da eccepire nel merito a quanto ha scritto, diciamo che forse siamo un poco più ottimisti sulla capacità di incidere in positivo di un ente come il PNAT che, probabilmente le sfugge, è presieduto da uno dei dirigenti nazionali del WWF . Restiamo comunque sul leggero notando l'incontestabilità di una certa rarefazione della iniziativa del Panda nel modesto ambito geografico che primariamente ci interessa, e che momenti di tensione ambientale, paesaggistica, giudiziaria, talvolta bellamente tra di loro connessi, ne produce a getto continuo. Lei scrive "Noi andiamo avanti. Chi vuole unirsi a noi, è benvenuto". A questo punto come avrebbe detto un locale pensatore (Bolliri Dagoberto) "Ci sorge una postilla!" . Orbene Presidente, visto che comunque in queste picciole isole qualcuno a tenere botta (da ambientalista o almeno da cittadino avvertito) comunque c'è rimasto, pensiamo che il senso della vignetta fosse quello di uno speculare invito, perché se anche solo si tratta di prendere calci negli stinchi, più stinchi ci sono, meno calci si prendono. Se quindi il WWF si sveglia e si dà una mossa, e magari si unisce (lui) a noi e a quanti, un giorno dopo l'altro, non meno gratuitamente del WWF, s'impegnano per un'isola e un mondo migliori, sarà il benvenuto. Cordialmente
Panda che dorme