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Educazione ambientale e ricerca a Montecristo - Verso una cauta apertura dell'isola Prospettive di un passaggio di gestione dal Corpo Forestale al Parco Nazionale Formule d'uso replicabili a Giannutri Pianosa e Gorgona

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 16 novembre 2007

Nell’ambito di un più ampio intento di riconsiderare la regolamentazione della fruizione di tutte le isole più piccole dell’Arcipelago Toscano, si è svolta oggi una riunione tra Parco, Comune di Portoferraio, Corpo Forestale dello Stato e Provincia di Livorno, sull’Isola di Montecristo. Il Ministero dell’Ambiente, il Parco e lo stesso Corpo Forestale prendono atto che, in prospettiva, la gestione della riserva statale verrà affidata all’Ente Parco. In questa prospettiva, e malgrado i recenti articoli di stampa usciti sul degrado dell’Isola, spesso frutto di conoscenza non approfondita delle reali condizioni naturalistiche, tutti hanno concordato con l’egregio lavoro svolto dall’attuale gestione dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Follonica. Dalla giornata di oggi scaturisce la messa in opera di un tavolo congiunto che arriverà, entro fine anno, alla definizione di una “carta per Montecristo” (un accordo condiviso e partecipato) che sarà imperniata sui seguenti punti: 1) apertura di Montecristo a programmi di educazione ambientale per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori dell’Arcipelago Toscano e , in particolare, del Comune di Portoferraio; 2) apertura di Montecristo a progetti di ricerca scientifica, debitamente corroborati e programmati su indicazione del PNAT, che permettano di meglio conoscere e conservare un’isola così speciale da aver meritato il “Diploma Europeo” da parte del Consiglio d’Europa; 3) facilitare la possibilità di visita ai residenti del Comune di Portoferraio (e dell’Arcipelago Toscano) 4) gestione delle visite congiunta da parte del PNAT e del CTS di Follonica (dopo aver considerato anche le istanze del Comune di Portoferraio) attraverso una fruizione controllata nei limiti dei numeri imposti dai vincoli sull’Isola, a partire della bozza già preparata dal CFS di Follonica; 5) analisi geologica ed eventuali misure di salvaguardia naturalistica dei versanti; 6) sistemazione del sistema di eliminazione dei reflui; 7) decarbonizzazione di Montecristo attraverso la sostituzione dell’attuale gruppo elettrogeno a gasolio con uno meno potente a biodiesel e con l’integrazione di pannelli fotovoltaici e collettori solari ( a carico di ENEL). Il Parco giudica molto positivo l’accordo raggiunto con il CFS e il Comune di Portoferraio che permetterà di rilanciare un’immagine rinnovata e positiva di Montecristo in cui trovano spazio le esigenze di conservazione ambientale e le prerogative del Comune di Portoferraio. Educazione ambientale, ricerca scientifica e fruizione controllata possono costituire un modello di gestione condivisa anche per Pianosa, Gorgona e Giannutri che presto prenderemo in esame.


Montecristo dall'Elba

Montecristo dall'Elba