Il presidente della Comunità Montana ha scritto al presidente della Regione Claudio Martini e all'assessore Anna Rita Bramerini in merito al gasdotto che arriverà a Piombino dall'Algeria, ma che non sarà utilizzabile dalla Toscana. Caro Presidente, cara Assessore, l’accordo intergovernativo tra Italia ed Algeria che porterà gas metano in Italia passando dalla Sardegna, sfiorando l’Elba ed approdando a Piombino è da oggi una realtà. Non sappiamo se vi sono le condizioni per recuperare un coinvolgimento della nostra Regione nella 'vicenda gasdotto', ma siamo però convinti che occorra provarci, anche perchè ci pare nell'interesse di tutti - Governi, Società ed Enti interessati – un ampliamento del progetto, che consenta alla Toscana e all'Elba di dotarsi di una infrastruttura coerente con lo sviluppo sostenibile che perseguiamo. Siamo quindi fiduciosi di una iniziativa della Regione Toscana in questa direzione e manifestiamo tutto il nostro interesse e la nostra collaborazione ad esserne come territorio partecipi. Danilo Alessi La presa di posizione del Presidente della C.M. ci pare assai pertinente, sorprendente invece è la pochissima attenzione rivolta alla partita del gas algerino che ci sfilerà sotto il naso, da un altra serie di soggetti elbani (istituzionali o meno) abituati a contestare a superiori istanze territoriali ed al governo come atto di colonizzazione pure dei provvedimenti-pinzillacchera. La metanizzazione dell'isola a nostro avviso, a fronte di costi ambientali contenuti, potrebbe essere realmente una (importante anche se non esclusiva) chiave di volta di un nuovo corso amministrativo, basato sul contenimento dei costi dei servizi erogati e nel miglioramento della qualità dell'offerta, senza che si instauri il quale è improbabile spezzare la spirale perversa della crisi economica.
Galsi gasdotto percorso