Rifiuti: più si differenzia la raccolta e meno si paga, ma i costi si riducono solo se si risolvono i problemi strutturali. Questo è quanto emerso dalla riunione della direzione elbana dei Ds, dove l’incontro sul tema “la gestione dei rifiuti in un’isola a vocazione turistica” è stato introdotto da Giovanni Frangioni, presidente di ESA, la società pubblica che gestisce i servizi ambientali per contro dei comuni. Ed è proprio agli amministratori locali che è stato chiesto un impegno fattivo per individuare le aree ove realizzare le stazioni ecologiche, anche mediate tecnologie innovative. Per l’ecotassa, infatti, gli elbani pagano ogni anno una multa di circa 600mila euro. «Sono soldi - ha sottolineato Frangioni - che ogni comunità è costretta a versare fino a quando la raccolta differenziata non raggiungerà almeno il 36 % dell’immondizia prodotta». L’oratore ha iniziato la sua relazione illustrando l’intero ciclo dei rifiuti: dalla trattazione di quelli urbani, alle politiche di riduzione dei medesimi, alla raccolta differenziata fino al loro corretto smaltimento. Ha poi rammentato le linee guida per la riduzione dei rifiuti nelle isole minori e, dopo l’approfondita esposizione, ha indicato quelle priorità che oltre alla “differenziata” (che deve essere estesa anche sulle navi che fanno la spola per le isole dell’Arcipelago) interessano la riapertura della discarica di Literno, il calo dei costi quotidiani del trasporto marittimo dovuto al conferimento nella discarica di Rosignano, l’abolizione entro il 2010 dell’uso dei sacchetti plastica e l’incoraggiamento affinché i cittadini pratichino il compostaggio domestico. Gli intervenuti hanno riconosciuto gli sforzi che la dirigenza di ESA sta compiendo per migliorare la propria attività. Ma hanno anche manifestato come il ciclo dei rifiuti debba essere trattato in modo pragmatico, poiché si tratta di sacrifici che ricadono su tutti gli elbani e sull’intera economia del comprensorio. Altri hanno fatto notare, in modo pressoché unanime, le negatività rappresentate da un termovalorizzatore, ciò a causa delle attuali tecnologie incapaci di dare risposte valide alle forti oscillazioni stagionali che caratterizzano l’isola. La riunione è stata conclusa dal segretario dei DS dell’Elba Lorenzo Marchetti: «Sostenere che bisogna impegnarsi per sviluppare la raccolta differenziata non è uno spot propagandistico, né tanto meno uno slogan dottrinale, come troppo spesso fanno alcuni quando trattano tali argomenti, bensì significa ridurre, per prima cosa, i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Vale a dire consentire ai cittadini e alle imprese di pagare meno tasse o tributi». Ha proseguito Marchetti: «Ma per abbattere i costi, in pratica contenere le spese, non basta agire come sta facendo il presidente Frangioni, ci sono, infatti, alcune poste d’uscita la cui diminuzione presuppone la rimozione di possenti aspetti strutturali, compito questo che non compete indubbiamente alla società di gestione. La riduzione dei rifiuti è, infatti, un argomento che presuppone l’adozione di un programma strategico da parte della conferenza dei sindaci, ma nello stesso tempo abbisogna d’idee percorribili e decisioni rapide. Occorre, dunque, portare a soluzione quanto prima le raccolte differenziate e l’apertura della discarica di Literno i cui lavori, e la successiva gestione, devono essere affidati ad ESA».
discarica literno