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Liberate a Gorgona due tartarughe "Caretta Caretta"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 21 giugno 2003

Nella mattinata di venerdì 20 giugno, nelle acque prospicienti l’Isola di Gorgona, Parisina ed Elsa hanno riconquistato il mare e la libertà. Due tartarughe “Caretta Caretta”, una specie in via di estinzione, che un giorno si sono ritrovate nelle reti di due pescatori di Cecina. Non hanno mancato di sensibilità e amore per il mare i due pescatori che hanno consegnato le tartarughe sofferenti all’Acquario di Livorno, dove hanno ricevuto le cure e le attenzioni necessarie per essere di nuovo in grado di vivere nel loro ambiente marino. Una situazione che si ripete spesso all’Acquario di Livorno. Dal 1990, infatti, l’Acquario comunale “D.Cestoni” è stato riconosciuto quale centro responsabile per la costa toscana abilitato al recupero, cura, mantenimento nelle vasche, marcatura e liberazione di tartarughe marine rinvenute in difficoltà lungo il litorale toscano. Molti, da allora, i ritrovamenti di tartarughe che sono state curate e poi, le più fortunate, rilasciate in mare. Una volta è successo anche al largo di Pianosa, con la collaborazione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Animali che affascinano i bambini, simbolo di temperanza per la casata fiorentina de I Medici, le tartarughe “Caretta Caretta” sono rettili che appartengono alla famiglia dei Chelonidi. Provengono dai mari tropicali e subtropicali, dall’Oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e dal Mare Mediterraneo. Nonostante si tratti di tartarughe “comuni”, la loro specie è in notevole rarefazione. E’ uno dei rettili più minacciati di estinzione: solo nei mari italiani è stato calcolato che negli ultimi 30 anni ne siano stati uccisi oltre 24.000 esemplari. Comunque presenti nei mari dell’Arcipelago Toscano, le tartarughe “Caretta Caretta” arrivano a misurare fino a 120 centimetri di lunghezza e a pesare oltre i 350 chili. Il maschio si distingue dalla femmina in quanto è più piccolo, ha la coda più lunga e le unghie delle natatorie posteriori più sviluppate. Si nutrono per lo più di molluschi e crostacei. La deposizione delle uova avviene ogni 2/3 anni, di regola alla fine di giugno, su spiagge disabitate, in genere al di sopra della linea di battigia, di sera, di notte o all’alba. La femmina depone, in una buca profonda dai 40 ai 74 centimetri e larga circa 25, da 60 a 200 uova nel tempo di un’ora. I piccoli nascono nel giro di 6/8 settimane e misurano sui 5 centimetri. Parisina ed Elsa, accompagnate a Gorgona con i mezzi della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco da Carla Ria e Paola Meschini che si sono prese cura di loro all’Acquario, pesano poco più di 10 chili e sono lunghe circa 60 centimetri. Stamani hanno salutato altre due tartarughe, Belinda e Maria Antonietta, che hanno ancora bisogno di cure, con la promessa di ritrovarsi nelle acque blu dell’Arcipelago Toscano.


tartaruga caretta caretta

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